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Si è spento Enzo De Virgilio, ha fatto la storia del giornalismo calabrese: il cordoglio dell’Ordine

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri: «Un giornalista di primissimo livello: sempre attento alla fondatezza, alla attendibilità, alla correttezza della notizia»

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CATANZARO – Si è spento martedì, a 87 anni, all’Ospedale Pugliese di Catanzaro nel quale era ricoverato da vari giorni per un improvviso acuirsi delle patologie portate dall’età, il giornalista professionista Enzo De Virgilio. Per anni impegnato nell’attività sindacale, è stato da giovanissimo segretario della Camera del Lavoro di Catanzaro, a lungo dirigente regionale e segretario provinciale della Uil conducendo battaglie importanti per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori calabresi.

Dalla fine degli anni sessanta si è dedicato completamente alla attività giornalistica diventando un fondamentale punto di riferimento per tutti i colleghi calabresi.

Enzo De Virgilio è stato il primo responsabile della redazione calabrese dell’Agenzia Giornalistica Italia, redazione che ha guidato magistralmente per oltre trent’anni valorizzando al massimo la funzione e l’importanza delle agenzie di stampa per una informazione di qualità.

Particolarmente interessato ai temi economici e sociali, Enzo De Virgilio ha collaborato per anni anche al quotidiano economico nazionale “Il Globo” sul quale ha condotto importanti campagne a favore del riscatto e della crescita civile della nostra regione. Sempre in prima fila negli organismi di categoria, è stato tra i fondatori dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria e segretario del Sindacato regionale della Fnsi.

Dal 1990 al 1996 è stato consigliere regionale e dal 2006 ad oggi revisore dei conti dell’Ordine dei Giornalisti.

La morte di Enzo De Virgilio segna un giorno di grave lutto per tutto il mondo giornalistico calabrese.

«E’ stato – sottolinea il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri – un giornalista di primissimo livello: sempre attento alla fondatezza, alla attendibilità, alla correttezza della notizia che non mancava mai di verificare e di approfondire nelle sue diverse sfaccettature. Era cultore di un giornalismo rigoroso, mai superficiale, rispettoso anche della dignità e dei diritti di tutti».

«Per me – aggiunge Soluri – è stato prima di tutto un grande amico, un fratello maggiore, un punto di riferimento costante per la sua saggezza, la sua capacità di valutare le cose».

«Con Enzo De Virgilio il giornalismo calabrese perde un grande professionista, un autentico signore d’altri tempi, una mente sempre lucida e raziocinante. Personalmente perdo un amico vero, con cui abbiamo vissuto stagioni importanti dell’informazione calabrese e condiviso anche aspetti molto personali della vita. Enzo è stato un uomo di animo buono e sincero, ed è per questo che, come ben sottolineava Epicuro, “è vissuto soprattutto nella saggezza e nell’amicizia”».

«Sarà impossibile – conclude il presidente Soluri – dimenticare il suo magistero sia professionale che umano. Ai figli di Enzo De Virgilio, e in particolare al collega Alessandro che ha seguito le orme del caro papà nel mondo del giornalismo, giungano i sentimenti del più profondo cordoglio da parte di tutti i componenti del Consiglio e del Collegio dei revisori dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria».