REGGIO CALABRIA – «Non ci sono solo i 40 milioni di fondi Cipess scomparsi nel nulla che erano invece destinati all’elettrificazione della linea ferroviaria Catanzaro Lido-Reggio Calabria. Il ministro Matteo Salvini continua a sottrarre fondi alla Calabria e questa volta si è accanito contro la velocizzazione della linea Lamezia Terme-Catanzaro e della Sibari-Porto Salvo. Un totale di 2 miliardi e mezzo di euro, già stanziati, finiranno altrove».
E’ la denuncia del consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, Davide Tavernise, che punta il dito contro il centrodestra nazionale di stampo leghista e contro i “collaborazionisti” calabresi che pur di non mettersi di traverso alla gestione nordista del governo Meloni, vestono i panni dei distrattoni.
«La conferma – spiega meglio Tavernise – arriva dal ministero dei Trasporti che con l’intento di annacquare la notizia di fatto l’ha confermata: “Nessuna opera è stata cancellata – si legge nel comunicato del Mit – al massimo realizzata con altri fondi”. E arriviamo al cuore del problema, ossia ai fondi.
«Soldi distratti al sud per andare a potenziare e a garantire liquidità per la realizzazione di infrastrutture ferroviarie al nord. Uno scambio iniquo viste le condizioni del nostro trasporto su rotaie, soprattutto sul versante ionico che soffre 50 anni di ritardi con il resto del Paese», prosegue Tavernise.
«L’obiettivo di Salvini è chiaro e fa il paio con i suoi interessi più prossimi. Meno comprensibile l’atteggiamento dei leghisti del sud che difendono l’operazione continuando a buttare fumo negli occhi con la realizzazione del mangia soldi Ponte sullo Stretto.
Sconcertante invece il silenzio del Presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto che ha oramai gettato la spugna e non prende più neanche posizione nella difesa degli interessi dei cittadini calabresi, da qua la sua difesa dell’Autonomia Differenziata: la legge ammazza-Sud.
Nonostante l’atteggiamento remissivo di Occhiuto e della sua maggioranza, da parte mia continuerò a chiedere conto dei continui scippi ai danni delle nostre comunità, e continuerò a pretendere uno sviluppo armonico dei trasporti nel nostro Paese per garantire una mobilità e uno sviluppo corretto dei nostri territori», conclude Tavernise.