Home Calabria Ospedale unico del Tirreno cosentino, Sindaco di Acquappesa condivide proposta di De...

Ospedale unico del Tirreno cosentino, Sindaco di Acquappesa condivide proposta di De Tommaso

«Questa annosa lotta tra gli ospedali di Paola e di Cetraro, altro non fa che alimentare campanilismi inutili»

175
0

ACQUAPPESA (Cs) – Si arricchisce di contributi il dibattito sull’ospedale unico del Tirreno cosentino: il sindaco di Acquappesa, Francesco Tripicchio, si unisce alla proposta lanciata dal primo cittadino di San Lucido, Cosimo De Tommaso, e ripresa dal primo cittadino di Paola, Giovanni Politano. 

«Quella di un Polo ospedaliero unico, sul Tirreno cosentino, credo sia una proposta da approfondire e da tenere assolutamente in considerazione, anche nel brevissimo tempo», spiega Tripicchio.

«D’altronde – aggiunge – è ormai evidente che, questa annosa lotta tra gli ospedali di Paola e di Cetraro, altro non fa che alimentare campanilismi inutili, senza apportare alcunché di positivo per l’offerta sanitaria e per i servizi che si dovrebbero garantire ai cittadini».

E ancora: «L’abbiamo detto e lo ripetiamo: questa guerra tra poveri deve finire e, nell’ottica di un concreto rilancio della sanità pubblica, l’idea di realizzare un ospedale unico sul Tirreno cosentino, con tutti i necessari reparti specialistici e personale medico competente e professionale, oltre ad una struttura moderna, efficiente e confortevole, potrebbe essere la giusta strada da perseguire, altresì sarebbe un’opportunità per tutto il nostro territorio, che andrebbe a contrastare finanche l’emigrazione sanitaria verso le strutture del nord Italia, con un conseguente notevole risparmio per le casse della nostra Regione».

«Dunque – prosegue Tripicchio – pensiamo sia arrivato il momento delle scelte coraggiose e lungimiranti. Sicuramente, è finito il tempo di quell’atavico campanilismo, che ha portato arretratezza e problemi, depotenziamento dei servizi e povertà. Sulla salute non si può scherzare e quel che serve, sono strutture capaci di garantire i livelli essenziali ed anche una sanità d’eccellenza a cui i nostri concittadini non devono e non possono rinunciare».

«Il diritto alla cura e ad una sanità efficiente è sacrosanto e noi rappresentanti istituzionali abbiamo il dovere morale di aprire questo confronto e di portare avanti la nostra idea di sanità comprensoriale, oltre alla necessità di continuare a fare rete affinché si parli ad una sola voce e si pretendano uguali diritti per tutti» – sono le conclusioni del sindaco di Acquappesa, Francesco Tripicchio.