CATANZARO – Gianmichele Bosco, presidente del Consiglio comunale di Catanzaro ha avallato la proposta del salario minimo per i lavoratori, a seguito della quale è stata attivata una raccolta firme online. 
 
«In un’epoca di profonde divisioni economiche e sociali, ci troviamo di fronte a una sfida critica che richiede un impegno unanime. L’adozione del salario minimo non è solo una necessità economica, ma un passo cruciale verso la costruzione di una società più giusta e solidale. Siamo testimoni delle disuguaglianze che persistono nella nostra società, e dobbiamo agire in modo per correggere questa ingiustizia strutturale che condiziona la vita di moltissime lavoratrice e lavoratori. Per queste ragioni ho firmato l’appello per l’introduzione per il salario minimo».
 
Si tratta di «riconoscere il valore del lavoro di ogni individuo, indipendentemente dalla natura dell’occupazione. L’introduzione del salario minimo garantirebbe che nessuna lavoratrice e nessun lavoratore debba lottare per un compenso che gli permetta appena di sopravvivere. Questo non è solo un atto di giustizia, ma un passo cruciale verso una società in cui tutti possano vivere con dignità e rispetto».
 
La disuguaglianza economica «non solo mina il tessuto sociale, ma indebolisce l’intera comunità. Quando le persone non sono retribuite in modo equo, l’intera economia soffre e la coesione sociale viene messa in pericolo. Il salario minimo rappresenta un passo verso la costruzione di un sistema che riconosce e premia adeguatamente il contributo di ogni lavoratore».
 
Il dibattito sul salario minimo «non riguarda solo il presente, ma plasmerà il futuro delle generazioni a venire. Garantire una retribuzione equa per tutti non solo ridurrà la povertà e l’insicurezza finanziaria, ma aumenterà anche il potere d’acquisto delle famiglie, contribuendo a stimolare l’economia locale».
 
Infine: «La nostra comunità ha il dovere di difendere i valori di giustizia sociale e di promuovere un cambiamento positivo. L’introduzione del salario minimo è un passo verso un futuro in cui il lavoro sia riconosciuto per il suo vero valore e in cui tutti abbiano la possibilità di raggiungere il loro potenziale».
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