CATANZARO – «La vicenda dello stupro denunciato dalla giovane vittima di Palermo (https://www.calabriainchieste.it/2023/08/18/stupro-di-gruppo-a-palermo-arrestati-sette-giovani-tra-loro-anche-un-minore/) ha riportato in auge il dibattito, seppur mai sopito, sulla necessità di garantire soluzioni e interventi che possano tutelare le donne da ogni forma di violenza, partendo dall’educazione e dalla formazione e, quindi, dal ruolo insostituibile della scuola e della famiglia».
E’ la premessa dell’assessore al Welfare, Giuseppina Pino, che interviene con una sua analisi sul gravissimo episodio delittuoso che ha scosso l’Italia intera.
«E’ difficile commentare un episodio di questa gravità, che va ad aggiungersi, purtroppo, a tanti altri nella lista di violenze e femminicidi che si aggiorna periodicamente nel nostro Paese. L’ausilio della videosorveglianza, in questo caso, è stato fondamentale per dare un riscontro immediato alla denuncia della ragazza e individuare gli autori di un gesto così brutale».
«Colpisce, però, l’indifferenza di quanti, nel vedere la scena della stessa giovane condotta dal branco verso il luogo dove si sarebbe consumato lo stupro,. Un’indifferenza che preoccupa allo stesso modo dell’utilizzo di telefonini e social come strumenti perversi di diffusione di immagini».
«E se la storia avrà il suo naturale seguito investigativo e giudiziario, ora e più che mai non bisogna far scendere l’attenzione, pensando non solo al clamore repressivo, ma soprattutto alla prevenzione e a possibili deterrenti, dando centralità all’educazione sessuale e sentimentale da praticare ogni giorno a scuola e a contatto con i genitori».
«I diritti e il rispetto delle donne si giocano su questo terreno: anche l’amministrazione comunale, affiancando l’azione delle associazioni e delle commissioni Pari opportunità del territorio, spingerà sull’opera di sensibilizzazione quotidiana per dire No ad ogni forma di violenza».