AMANTEA (Cs) – Si terrà sabato 26 alle ore 21.00 presso il suggestivo chiostro del complesso monumentale di San Bernardino da Siena – dichiarato Monumento Nazionale (risalente alla prima metà del ‘400), affiancato dall’Oratorio dei Nobili e dal Convento dei Frati Minori Osservanti, fondato nel 1436 – la serata di premiazione del Premio letterario città di Amantea, organizzato dal Rotary Club Amantea.

Il presidente del RC Amantea, Olinda Suriano, ha sottolineato come lo spirito del concorso, così come più volte dichiarato, è quello di «dare valore alla cultura e documentare la creatività scritta e il lavoro culturale».

Il trofeo che ogni anno viene consegnato al vincitore consiste in una grossa pietra della collina di Coreca, imperniata su un supporto-base di castagno.

«Rappresenta la forza, la tenacia e la durezza con cui si porta avanti questo progetto culturale, ma nello stesso tempo la semplicità e l’umiltà di un materiale povero», spiegano dal Rotary.

In effetti il trofeo-scultura, realizzato da Salvatore Sciandra, è completamente legato alle radici della città, che significa, in lingua araba-saracena, la Rocca o la Roccia.

Non solo. È riscontrabile anche il nesso con la simbologia che esprime il sostegno coreografico in argento, realizzato dalla gioielleria Basso di Amantea.

È un elemento che arricchisce la pietra, quale simbolo del raggiungimento di una meta sia in direzione dell’impegno con cui si porta avanti il premio e sia in direzione di chi lo conquista per sentieri irti e tortuosi, secondo la logica che non tutti riescono a completare l’ascesa dei 7 gradini, per abbeverarsi alla luce della conoscenza.

Nella logica comune, difatti, soltanto i primi due gradini, purtroppo, sono consunti dall’uso, sugli altri si inerpicano in pochi.

Il vincitore, nel momento in cui riceverà il premio, «toccherà con mano, un po’ della terra amanteana – ha messo in evidenza Salvatore Basso, delegato del premio letterario RC Amantea – un po’ della sua storia, una parte delle sue autentiche radici, connotate da quel forte di libertà che lo legherà per sempre al territorio che lo premia».

Presenti alla serata i finalisti delle due sezioni.

Da anni il premio letterario di Amantea ha, infatti, al suo interno, una sezione dedicata a giovani autori.

OPERE FINALISTE

Sarah I. Belmonte, la Pittrice di Tokio, Ed Rizzoli

Enzo Gabriele, L’ombra di Michelangelo, Ed. Pellegrini.

Domenico Gangemi con L’atomo inquieto, Solferino

Elena Magnani con la Segnatrice, Giunti Editore.

Marco Milani con L’ultimo approdo di Caravaggio, Ed. La corte

 

SEZIONE GIOVANI

Maria Castellitto, Melodramma, Ed Marsilio, 2023

Veronica del Vecchio, la Ragazza della Montagna, Ed. Newton Compton, 2023

Anna Laura Guastini, Lila tre Codini, Ed. Harpercollins Italia, 2023

Rita Nardi, Liberi come la neve, Ed. Garzanti, 2023

 

PREMIO SPECIALE

Chiara Maggi, La Ragazza dei fiori, CTL Livorno, 2022

Assunta Antonini, Undici settembre 1973. Il caso A. e M., Ed. Mannarino, Brescia, 2022

Il prestigioso premio sarà presentato dal giornalista Sergio Tursi Prato e le riflessioni letterarie saranno accompagnate dalle note dell’orchestra di Fiati Mediterranea, guidata dal maestro Giuseppe Gloria.

Grande soddisfazione manifestata dal prof. Salvatore Sciandra per il lavoro svolto.

Un’attenta e meticolosa ricerca delle opere relativamente al tema: “Racconto… romanzo… saggio: sensazioni, emozioni e conoscenza del bello a prescindere”, ha caratterizzato l’impegno di questo ultimo anno. Infatti, prerogativa del premio letterario città di Amantea è quello di fregiarsi dell’unicità di selezionare direttamente ed in assoluta liberta i saggi ed i romanzi partecipanti e presenti nella cinquina dei finalisti.