PAOLA (Cs) – La maggioranza consiliare del Comune di Paola approva con nove voti a favore il piano di riequilibrio finanziario per far fronte alla situazione debitoria dell’Ente.
Voto contrario dei consiglieri di minoranza Emira Ciodaro, Alfonso D’Arienzo, Josè Grupillo e Renato Vilardi (appena fuoriuscito dalla maggioranza) e astensione dei consiglieri di opposizione Roberto Perrotta e Marianna Saragò (assente giustificato il consigliere Andrea Signorelli).
Assente il consigliere comunale di maggioranza Marilena Focetola.
Il punto sette all’ordine del giorno è stato dunque approvato, facendo ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale e accesso al fondo di rotazione per la stabilità finanziaria degli Enti locali.
Messa da parte, dunque, l’ipotesi del dissesto, adesso si cerca di ripartire con lo strumento alternativo del riequilibrio pluriennale.
Operazione non condivisa dal gruppo di Emira Ciodaro. «Esprimiamo voto contrario perché non crediamo che sia questa la soluzione giusta alla situazione economica dell’Ente», ha dichiarato Ciodaro in aula.
«Ciò creerà austerità e inciderà sulle tasche dei cittadini più di quanto sta avvenendo adesso. Arriveranno, dunque, ulteriori difficoltà per la popolazione».
Idem Josè Grupillo: «Anche io esprimo parere contrario, coerentemente con quanto deciso dal mio gruppo», ha dichiarato in aula, cancellando in un sol colpo i sospetti che fosse appiattito sulla maggioranza Politano e quindi sulle posizioni del neo assessore alle finanze Pasquale Filella, suo amico.
Il gruppo di Roberto Perrotta, invece, si è astenuto perché non è stato convinto dall’intervento dell’organo tecnico, durante la seduta di consiglio, in riferimento al piano tecnico che dovrà essere predisposto ma che allo stato non esiste.
«Vogliamo analizzare il tipo di piano e quindi vogliamo essere messi in condizione di poterci esprimere nel merito», ha detto Perrotta, che ha criticato l’esordio del neo assessore Filella in quanto già all’atto del suo insediamento, rispetto a un consiglio comunale di questa importanza strategica, non avrebbe coinvolto le minoranze, nemmeno tramite le commissioni consiliari.
«Assessore, il suo esordio non mi è piaciuto», ha detto Perrotta, bacchettando il titolare delle Finanze perché «se lei ritiene che questo sia un consiglio comunale importantissimo, allora avrebbe dovuto coinvolgerci, essendo consequenziale. Ma ciò non è accaduto».
Un consiglio comunale anche questo rovente, dove tutti i punti sono stati approvati a maggioranza: nove voti.
L’ormai ex consigliere di maggioranza Renato Vilardi (La Migliore Calabria-Pd) si è seduto all’opposizione ed ha annunciato voto contrario, spiegando che il suo gruppo si determinerà di volta in volta, per il futuro, sulle varie questioni.
La reprimenda del consigliere Marco Minervino (fuoriuscito assieme a Maria Rosaria Città dal gruppo La Migliore Calabria e passato con il gruppo di Politano, “Insieme”, di cui è diventato capogruppo) contro gli ex amici “dinataliani”.
A suo carico puntigliose disarmanti repliche dei consiglieri Perrotta e Ciodaro, che lo hanno politicamente strapazzato, tacciandolo di palese incoerenza, avendo condiviso con i dinataliani (Minervino) un lungo percorso ed avendoli pubblicamente contestati (oggi) solo a divorzio avvenuto.
Sia Perrotta sia Ciodaro hanno poi ricordato che l’assessore dimissionario alle Finanze Francesca Sbano non è estranea a quanto accaduto in questi lustri al Comune di Paola perché era stata nominata a suo tempo revisore dei conti dalla maggioranza dell’epoca, di cui faceva parte anche l’attuale sindaco e molti elementi della coalizione oggi al potere.