Home Calabria «Ospedale di Trebisacce, riqualificazione del Pronto soccorso e potenziamento della Radiologia»

«Ospedale di Trebisacce, riqualificazione del Pronto soccorso e potenziamento della Radiologia»

Approvato il progetto di adeguamento del blocco operatorio ed è stata individuata la copertura finanziaria di circa 2 milioni e mezzo di euro

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TREBISACCE (Cs) – «Nel pomeriggio di oggi ho presenziato in qualità di presidente della Terza Commissione Sanità all’incontro che si è tenuto presso il comune di Trebisacce, con il sindaco Alex Aurelio e i componenti della Giunta Comunale, per fare il punto sulla situazione sanitaria anche relativamente agli interventi che verranno approntati nell’imminenza presso l’ospedale cittadino»

Così in una nota Pasqualina Straface, Presidente della Terza Commissione Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative a margine dell’incontro con l’Amministrazione Comunale di Trebisacce in merito agli interventi futuri previsti per l’Ospedale Chidichimo.

«Al Sindaco e agli amministratori ho confermato che è stato già approvato il progetto di adeguamento del blocco operatorio ed è stata individuata la copertura finanziaria di circa 2 milioni e mezzo di euro. Si sta procedendo con l’assegnazione dell’appalto tramite Invitalia che è stata individuata dal sub commissario come stazione appaltante.

Su disposizione del Presidente Occhiuto è stato avviato anche il progetto di riqualificazione del Pronto Soccorso per un importo di poco più di 1 milione di euro finanziato dall’ASP Cosenza che andrà in appalto a giorni.

Si interverrà inoltre sul reparto di Radiologia con l’arrivo di una nuova Tac, di una risonanza, di un mammografo, di una colonna endoscopica, di un ortopantomografo e di un nuovo telecomandato.

L’investimento caratterizzato da notevoli risorse e strumenti sull’ospedale di Trebisacce certifica la volontà del Presidente Occhiuto di voler invertire quel processo di depauperamento degli ospedali calabresi e rendere tali strutture presidi sanitari adeguati garantendo al territorio regionale, nel caso specifico quello dell’alto Jonio, quel diritto costituzionale alla salute che per troppo tempo è stato negato».