REGGIO CALABRIA – «E’ stato credo un confronto proficuo. Il mio compito è stato quello di mettere a confronto i tifosi, i gruppi organizzati, una rappresentanza della curva, con la nuova società. I tifosi hanno avuto modo di sottoporre i loro dubbi e le loro preoccupazioni, assolutamente legittimi. La società ha avuto l’occasione di illustrare i suoi piani sul progetto finanziario e sportivo». Cosi il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti al termine dell’incontro tra la nuova società ed i tifosi amaranto, avvenuto quest’oggi a Palazzo San Giorgio.
E, ancora: «Io comprendo le preoccupazioni della comunità sportiva. Veniamo da due mesi assurdi durante i quali la nostra storia e l’identità della nostra maglia sono state ripetutamente calpestate. Tra l’altro dopo gli ultimi anni in cui abbiamo assistito a continui cambi societari, a personaggi di ogni genere, che hanno dimostrato di tenere più ai loro interessi che a quelli della Reggina. E’ assolutamente comprensibile che ci sia scetticismo ed anche una certa diffidenza nei confronti di una nuova proprietà. E’ fisiologico che ciò avvenga, soprattutto dopo quello che è successo. Ma d’altra parte credo che queste difficoltà possano essere trasformate in una ricchezza, che servano a migliorare il progetto, a modularlo di ora in ora ascoltando suggerimenti e consigli».
È evidente che adesso «va aperta una fase nuova ed il progetto deve necessariamente andare avanti all’insegna del confronto con il territorio. Da parte mia, da istituzione che rappresenta la città, mi sono fatto tramite di questo confronto, tra la società ed i tifosi, che ritengo essenziale, molto utile per la comunità amaranto che in questo modo scioglie i dubbi legittimi che in queste ore sono sorti e per la stessa società che può calibrare meglio le sue prospettive ascoltando i veri titolari della maglia amaranto, che sono gli stessi tifosi».
Infine: «Il mio auspicio – ha concluso Brunetti – ed ho inteso esplicitarlo alla stessa società, è che questo dialogo prosegua. I tifosi sono amareggiati, disorientati e diffidenti, ne hanno ingoiati tanti di bocconi amari in questi anni ed ancor più negli ultimi due mesi. Meritano tutto il rispetto di questo mondo. Non hanno mollato un istante per difendere le prerogative della Reggio sportiva. Dopo gli sfaceli delle ultime settimane ora è necessario costruire nuovi punti di riferimento. Ed un pilastro imprescindibile deve essere il dialogo ed il confronto. Ho fatto capire ai rappresentanti della società che non stanno costruendo una semplice azienda, ma una comunità che a Reggio Calabria è stata riferimento per tante generazioni. E lo è ancora adesso, a prescindere dalla categoria. Reggio merita rispetto. I tifosi hanno ragione a pretenderlo. E la società deve garantire piena trasparenza, stabilità finanziaria, ambizione sportiva e naturalmente deve dimostrare di sapersi garantire sul campo, giorno dopo giorno, la fiducia di un popolo che è stato ripetutamente illuso».
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