Home Cultura Si è chiuso il Festival delle Serre di Cerisano: qualità degli spettacoli,...

Si è chiuso il Festival delle Serre di Cerisano: qualità degli spettacoli, il borgo al centro di tutto

Tra palchi in legno nei vicoli, slarghi, piazze e palazzo Sersale a pieno regime. Giorgio Zanchini ci ha definito "la Spoleto del Sud"

182
0

CERISANO (Cs) – È terminato ieri il Festival delle Serre giunto alla ventinovesima edizione.

Più che soddisfatto il sindaco Lucio Di Gioia e tutta l’amministrazione comunale che, insieme ad uno staff organizzativo competente e propositivo, hanno dato vita ad una kermesse culturale di spessore.

Dal 2 al 10 settembre si sono intrecciate le musiche della sezione jazz e quella della musica classica con il teatro, il cinema, le arti visive, gli incontri, la sezione Spiral Sound, gli artisti di strada.

Tantissime eventi, 60 circa, molteplici opportunità – tutte gratuite – per vivere appieno Cerisano ed il suo magnifico borgo.

“Il Festival più bello della Calabria”, d’altronde, è stato il simpatico leitmotiv di questi giorni per i visitatori dell’evento e per i tantissimi che, ogni sera, hanno raggiunto il borgo.

Il festival, organizzato dal Comune di Cerisano, beneficia del prezioso finanziamento della Regione Calabria.

Il festival si distingue per presentare eventi culturali sostenibili, appositamente pensati per rispecchiare la bellezza dei luoghi storici che ospitano”, hanno voluto rimarcare gli organizzatori.

Una celebrazione straordinaria dove l’arte, la cultura e la sostenibilità si sono incontrate in un abbraccio perfetto.

Tanti anche gli ospiti prestigiosi: da Karima a Gatto, Buonocore, Pisani, Marrazzo, i Faber, Andi Kongo e Joe Barbieri per la sezione jazz.

Senza dimenticare le compagnie teatrali e la musica classica che è sempre stata ben apprezzata.

Oltre che gli artisti di strada, gli ultimi film del momento, da “Me contro Te” a Barbie, fino ai gruppi musicali locali ed ai dj set del momento.

Incontri, mostre, presentazioni di libri, masterclass e protocolli d’intesa non sono stati semplici corollari all’evento ma parte integrante di un programma studiato in ogni dettaglio.

Così come le collaborazioni: il contest jazz, New generation Jazz del festival delle Serre in collaborazione con Nu Jazz Festival e Blowing on Soul, la Classica in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Brutia e l’Associazione Musicale M. Quintieri e poi Hcp e Fondazione Lilli Funaro e la mostra su Troisi a cura dell’Associazione Culturale “Don Ciccio Salvino” di Mendicino.

Insomma una ventinovesima edizione da archiviare tra i successi degli ultimi festival. Si lavora da subito al prossimo anno, per il trentennale che certamente porterà sorprese eccezionali.

«Un paese pieno di vita, musica, arte e spettacoli, in ogni luogo, in ogni slargo…con tantissima gente a godere delle magiche atmosfere del più bel Festival della Calabria».

Giorgio Zanchini, nostro ospite, dopo aver visitato il borgo ci ha definito “la Spoleto del Sud”. Ebbene, il paragone ci piace», è la soddisfazione del primo cittadino.

A notte fonda, nell’ultimo giorno, i ristoratori hanno chiuso bottega, stanchi e felici per gli incassi; cittadini e visitatori sono tornati nelle proprie abitazioni e Cerisano, il borgo delle Serre, ha spento quella luce magica con cui ha accompagnato questa nuova edizione. Arrivederci, Festival.