CONFLENTI (Cz) – Nella tarda mattinata di domenica, 3 settembre, i Carabinieri della Stazione di Conflenti, un piccolo centro in provincia di Catanzaro che conta poco più di 1000 abitanti, sono stati avvisati da don Adamo Castagnaro, Parroco del paese, a sua volta allertato da alcuni cittadini che, da quattro giorni, non avevano notizie di un pensionato di 75 anni che vive da solo in un’abitazione del centro storico.

I Carabinieri, raggiunta immediatamente l’abitazione dell’anziano, hanno notato che la porta era regolarmente chiusa e non si udivano rumori provenire dall’interno, mentre alcuni vicini continuavano ad affermare che da almeno quattro giorni non avevano visto uscire l’anziano.

Comprendendo che non c’era tempo da perdere, i Carabinieri hanno allertato i Vigili del Fuoco di Lamezia Terme (CZ) che hanno provveduto a forzare una finestra dalla quale i Carabinieri sono entrati nell’abitazione.

Una volta all’interno, la pattuglia dell’Arma ha trovato l’anziano disteso sul letto in stato confusionale ed impossibilitato a muoversi.

L’uomo, che da diversi anni vive da solo anche debilitato da varie patologie connesse con l’età, a causa di tale stato di debolezza non era riuscito ad alzarsi dal letto rimanendo prigioniero nella sua stessa casa, impossibilitato a nutrirsi e a dissetarsi.

Nonostante fosse molto deperito e in precarie condizioni fisiche, i Carabinieri insieme ai sanitari del 118, intervenuti sul posto, sono riusciti a portare l’anziano fuori dall’abitazione. L’uomo è stato accompagnato all’ospedale di Lamezia Terme (CZ), dove si trova tuttora ricoverato per accertamenti.

Per fortuna, grazie ai familiari – che, seppur lontani, non avendo notizie dell’anziano, hanno subito avvisato i vicini i quali, poi, insieme al parroco di Conflenti hanno avvertito i Carabinieri – oggi l’uomo sembra essersi ripreso ed è in attesa di essere dimesso dall’ospedale al termine di questa brutta avventura.

La storia a lieto fine, evidenzia quanto sia importante il clima di vicinanza sociale e lo spirito di comunità che spesso esiste tra gli abitanti dei piccoli comuni dove tutti si conoscono e, quotidianamente, condividono la vita di paese.

Solo questo interesse verso il bene del prossimo, dimostrato dai cittadini di Conflenti, ha consentito ai Carabinieri di intervenire in tempo per salvare la vita dell’anziano. Forse in una grande metropoli o, anche, solo in una città più grande l’epilogo della storia poteva essere tragicamente differente come, purtroppo, è già successo molte volte.

A un anziano solo può succedere, infatti, di vivere in un complesso residenziale in città, circondato da migliaia di persone e, comunque, di morire per un malore perché nessuno si accorge della sua assenza prolungata per giorni.

Nel caso di Conflenti, la vicinanza della popolazione, il clima di comunità che si vive nel paese, la prontezza operativa e la capillarità dell’Arma dei Carabinieri sul territorio hanno evitato il consumarsi di una tragedia.