PAOLA (Cs) – E’ da più tempo che famiglie di vittime innocenti di mafia invocano a più riprese, pubblicamente, e in contesti diversi, attenzione da parte dell’Amministrazione comunale in carica rispetto a “luoghi sacri” intitolati ai propri congiunti.

Un esempio su tutti: da qualche anno i nomi delle vittime innocenti di mafia di Paola e del Tirreno, impressi su due targhe posizionate durante la intitolazione, diversi anni fa, del piazzale del Palazzo di Giustizia di Paola ai concittadini uccisi dalle cosche, sono ormai completamente illegibili (https://www.calabriainchieste.it/2023/08/17/tribunale-di-paola-piazzale-vittime-innocenti-di-mafia-nomi-cancellati/), ma nessuno si cura di restaurare quelle tabelle, nonostante i solleciti verbali e gli articoli di stampa.

Calabria Inchieste, ad esempio, ne ha parlato in due distinte circostanze (il 17 e il 18 agosto scorsi), rivolgendo un pubblico appello all’amministrazione Politano che, tuttavia, a oggi non si è né interessata e né adoperata.

In tale contesto, un’altra vicenda censurabile riguarda l’area intitolata proprio dall’amministrazione Politano al compianto concittadino Mario Lattuca, altra vittima innocente di ‘ndrangheta, uccisa dalla cosca di Paola il 21 settembre del 1982.

In questo luogo, in particolare, provvedono alla pulizia i parenti del compianto Lattuca, mentre l’assenza di videosorveglianza fa registrare spesso furti e danneggiamenti. Circostanze anche queste denunciate da Calabria Inchieste.

E’ di pochi mesi fa, ad esempio, la sottrazione furtiva di tre faretti che i parenti di Mario Lattuca avevano acquistato e installato nella piazzetta intitolata al proprio congiunto (https://www.calabriainchieste.it/2023/07/24/rubati-i-tre-fari-dellarea-intitolata-a-mario-lattuca-vittima-innocente-di-mafia/).

A ciò si aggiunge il degrado generale dell’area, caratterizzata spesso dall’abbandono indiscriminato e accumulo di immondizia (anche questa più volte rimossa dalla famiglia Lattuca) e la presenza di tanta sterpaglia.

Solo pochi giorni addietro, in tale contesto, la famiglia Lattuca si era recata a ripulire le aiuole, concimarle e piantare nuovi fiori (foto allegate), ma qualche giorno più tardi una triste sorpresa: operai inviati dall’amministrazione comunale, sollecitata qualche guorno prima dalla figlia di Mario Lattuca, si sono recati sul posto per tagliare le erbacce che, anziché essere raccolte e smaltite, sono state ammassate e disseminate ovunque (foto allegate in fondo alla pagina), rovinando il lavoro effettuato con tanto amore e sacrificio dalla figlia di Mario Lattuca e da altri parenti.

Insomma, mancanza di attenzione e sensibilità, ma anche lavori fatti male, anche quando, dopo tanti solleciti, qualcosa finalmente riesce a muoversi.