Emilia Di Tanna, capogruppo di “Per Amantea”

AMANTEA (Cs) – Quello di ieri è stato on consiglio comunale molto teso e ricco di colpi di scena, grazie alla consigliera comunale di minoranza e capogruppo di “Per Amantea”, Emilia Di Tanna, che ha messo in luce diverse “anomalie” su alcuni punti inseriti all’ìordine del giorno.

Peccato che i cittadini non hanno potuto assistere alla seduta considerando che la maggioranza ha ritenuto opportuno non invitare chi si è sempre occupato di far veicolare i video sul web e sui social, proprio per una trasparenza politico – amministrativa nella gestione della cosa pubblica. 

Così come non è stato possibile scaricare la convocazione del consiglio comunale con i punti inseriti all’ordine del girono considerando che il sito istituzionale del Comune di Amantea è fuori servizio da un anno e mezzo, ovvero dall’atto dell’insediamento della maggioranza Pellegrino. Una coincidenza? Un virus? Chissà.

Ma, ritornando alla Massima Assise cittadina, «nel consiglio comunale di ieri – ha scritto la consigliera Di Tanna – si è “finalmente” materializzata la convergenza tra la minoranza del gruppo consiliare “Cambiamo Rotta” e la maggioranza Pellegrino, peraltro ridotta nei numeri per l’assenza dei delegati allo sport e al turismo, Andrea Percivalle e Salvatore Campanella, oltre l’assenza alla votazione sui punti relativi all’approvazione del bilancio consolidato 2022 e della variazione urgente al bilancio di previsione del delegato alla viabilità, Orazio Mannarino».

Nel corso della discussione la consigliera Di Tanna, si è astenuta sull’approvazione del Verbale del Consiglio dell’8/9/’23, e ha votato a favore dello schema di convenzione tra i Comuni di Amantea e Gizzeria per l’esercizio in forma associata di segreteria comunale.

La capogruppo di “Per Amantea” ha contestato, punto per punto i documenti a sostegno dell’approvazione non solo dei due Bilanci di cui sopra, ma anche e soprattutto l’ultimo punto all’OdG: approvazione regolamento di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale.

Per quel che concerne il Bilancio Consolidato del 2022 la Cconsigliera Di Tanna ha espresso voto contrario, poiché «la stessa relazione del Collegio dei Revisori dei Conti aveva espresso una pesante riserva sui documenti contabili presentati e il gruppo Cambiamo Rotta ha necessariamente fatto la stessa cosa».

E, ancora: «Il supporto della minoranza che ha Rossella Ferraro come capogruppo, ma vede intervenire inspiegabilmente ed esclusivamente Gigino Socievole, si è visto, invece, quando si è dovuto votare a favore o contro la variazione del Bilancio di Previsione: in quel momento la maggioranza che non era al completo, invece di 12 erano 9, ha visto il solo voto contrario della consigliera Di Tanna “in quanto il bilancio di previsione si basa su una “previsione” non facilmente realizzabile, nonostante gli sforzi del buon dottor Vigliatore, a fronte di un quasi completo disinteresse da parte della giunta verso la riscossione di tutti i tributi e di una incapacità di limitare le spese anche attraverso la rinuncia ai propri compensi, promessa prima e mai realizzata».

Arrivati all’approvazione del regolamento di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale, l’unica a parlare, esaminando il punto nevralgico del detto regolamento, cioè l’Art. 18 relativo alle possibili trattative private per la vendita diretta di un Bene del patrimonio comunale, è stata la consigliera Di Tanna alla quale nessuno ha potuto o è riuscito a controbattere: punto 5 – (regolamento gestione e valorizzazione patrimonio immobiliare)

«La sottoscritta esprime voto contrario in quanto al suo interno alcuni articoli sono stati “rimodellati”, allontanandosi dagli schemi dei prototipi di regolamento che vengono proposti a livelo amministrativo generale e nazionale, come l’articolo 18, “trattativa privata”, che sembra essere stato confezionato ad arte e appunto “modellato” addosso a situazioni particolari presenti sul nostro territorio e sicuramente “critiche”, tanto da sembrare assecondarle fin troppo».

In particolare, nel regolamento «non viene adeguatamente prevista e richiamata la pubblicizzazione dell’avviso di vendita che invece viene ampiamente sottolineata in tutti “regolamenti tipo”. un esempio dovrebbero essere rappresentato dai richiami a maggiori “controlli delle procedure”/ chiarificazione dei limiti di valore dei singoli beni alienabili che, ove superino cifre dai 250000.00 euro, abbiano assoluto bisogno di gradi di pubblicizzazione diversi e piu’ ampi man mano che il valore si alza, fino ad arrivare alla pubblicazione sulla gazzetta uficiale/ reiterazione almeno per due volte delle gare laddove non si verifichino le condizioni iniziali per passare solo successivamente alla trattativa privata».

Insomma, «a mio avviso, in questo regolamento gli articoli 16 – 17 – e appunto 18 sono stati riscritti in maniera tale da essere pronti a favorire e assecondare qualche particolare situazione e/o interesse»

Tutti gli altri, «maggioranza e Cambiamo Rotta, hanno invece votato a favore, evidenziando ormai una piena convergenza su un argomento “delicato” nei confronti del quale era stato espresso in passato un aperto dissenso. Forse il Regolamento non era stato letto bene».

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