Il politico amanteano Vincenzo Lazzaroli

AMANTEA (Cs) – Il politico amanteano Vincenzo Lazzaroli interviene sulla chiusura degli stadi ad Amantea e Campora che hanno creato notevoli disagi alle squadre locali costrette a giocare fuori casa e senza tifoseria.

«Ho letto attentamente il comunicato del sindaco della nostra città (sigh) relativamente alla questione del mancato utilizzo delle strutture sportive sul territorio comunale».

Francamente, «come cittadino, provo una certa amarezza e tanta rabbia nel leggere un comunicato di questo tenore verso tutte quelle realtà, nella fattispecie sportive, operanti nel nostro tessuto sociale, che cercano di alzare la testa».

Al netto di «tutte le possibili problematiche presenti e le tensioni tra le parti, definire “istrionico picaresco personaggio” colui che da anni si spende per portare avanti, con tutti i suoi collaboratori, il calcio amanteano è cosa inammissibile e intollerabile».

Proprio grazie a questo “istrionico” personaggio, «si è venuta a conoscenza della scadenza decennale del certificato di agibilità».

Pertanto, «ritengo questo un atto di responsabilità per tutti i tifosi e per la città, ma anche verso chi oggi amministra il nostro comune».

Piuttosto che arrivare allo scontro, «a mio avviso, bisognava intanto ringraziare pubblicamente chi nel mese di maggio aveva anzitempo fatto presente che le strutture presentavano una carenza documentale, e successivamente affrontare di petto la questione senza tentennamenti».

Ai più distratti, Lazzaroli ricorda che «il personaggio “istrionico e picaresco” è un noto professionista amanteano, a cui va tutta la nostra stima, per l’azione sociale profusa in tutti questi anni per mantenere in vita lo sport del calcio, che ai tempi di oggi, comportano notevoli spese e grande impegno, senza nessun ritorno economico».

Relativamente all’agibilità dei due impianti calcistici di Amante e Campora, «dobbiamo prendere coscienza che per come è sempre avvenuto in passato, le autorizzazioni sono state sempre richieste nel rispetto di tutte le normative previste; è stato sempre così anche durante la gestione commissariale, quindi oggi nulla di nuovo sotto questo cielo».

Il perdurare di questa situazione, «creerà notevolissimi disagi per la società ACD Città Amantea 1927 e per la per A.C.D Campora perché non avendo a disposizione le strutture per altro tempo ancora, dovranno sostenere notevoli sforzi per prosieguo del campionato».

Totale rammarico «per questa e per tutte le altre realtà associative che in questo periodo hanno subito trattamenti simili; scontri continui a cui la città mai aveva assistito».

Infine: «Spero, dunque, per il bene della mia città che prima possibile i due stadi vengano aperti ai tifosi e tutta questa vicenda si concluda definitivamente. Ricordo a me stesso che prima o poi si scende dal cavallo e si tireranno le somme; quindi, fino a quado è possibile, cercate di fare qualcosa di concreto e smettiamola con questi continui e inopportuni” chiarimenti”, altrimenti che noia».

 

stefaniasapienza@calabriainchieste.it