VIBO VALENTIA – «In merito alla notizia per la quale il Comune di Vibo Valentia non ha richiesto, e quindi ottenuto, un piccolo finanziamento da parte della Regione Calabria per la pulizia delle spiagge, corre l’obbligo di precisare i motivi di tale scelta, perché di questo si tratta e non di una svista».
Ad affermarlo è l’assessore all’Ambiente del Comune di Vibo Valentia, Vincenzo Bruni, che spiega: «In verità, una scelta obbligata dalla legge. La legge che prevede l’erogazione del contributo, la n. 10/98, vincola la concessione a copertura parziale del servizio di pulizia manuale e accessibilità alla spiaggia. A differenza di altri Comuni, evidentemente, Vibo Valentia ha già nel capitolato questo tipo di servizio, i cui costi vengono quindi coperti con l’appalto conferito alla ditta dei rifiuti».
E’ stato invece chiesto alla Regione «la possibilità di poter utilizzare quei fondi per altri servizi, ma ci è stato detto che tale possibilità era esclusa».
Ragione per la quale «non abbiamo prodotto la domanda, non potendo utilizzare le somme in questione. Purtroppo devo constatare che questa circostanza, anziché essere lodata, viene additata come sciatteria amministrativa».
E, ancora: «Dispiace ma andiamo avanti, convinti che gli sforzi prodotti sin qui siano stati apprezzati dalla cittadinanza».
Ad ogni modo, «nella predisposizione del nuovo capitolato sul quale stanno lavorando gli uffici, ci si sta concentrando proprio su tutti questi aspetti al fine di ottimizzare ogni risorsa pubblica messa a disposizione, come quelle regionali, e rendere servizi sempre più efficienti alla collettività».
A tal proposito «mi piace ricordare, in conclusione, che in merito alle spiagge ed ai servizi connessi, il Comune di Vibo Valentia, nell’ultima stagione, è arrivato ad installare ben 13 passerelle rispetto alle 5 previste dal capitolato (adempiendo così a tutte le richieste pervenute dai cittadini), messo a disposizione 8 sedie job, attivato il trasporto sociale anche verso le spiagge per coloro che non avevano possibilità di recarvisi autonomamente, senza contare tutte le volte che siamo intervenuti per ripristinare le stesse passerelle che più volte sono state rubate o peggio bruciate, combattendo quindi con l’ignoranza e l’inciviltà di qualcuno».
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