Una immagine di Cassano allo Ionio

CASSANO ALLO JONIO – L’associazione politico culturale ArticoloVENTUNO denuncia l’alta pressione fiscale che sta soffocando i cittadini e lo “sperpero” di denaro pubblico ad opera degli amministratori.

«I cittadini devono saper», scrive l’associazione. «Tasse a non finire (addizionale Irpef ed aumento tassa per servizio idrico), pignoramenti notificati a raffica dalla società di riscossione che nelle ultime settimane ha bloccato centinaia di conti correnti e milioni di euro di debiti solo per apparire dei giganti e nascondere invece che si è dei nani». 

E, ancora: «Chi ci amministra pensa di distrarci con feste e canzonette che paghiamo sempre noi con risorse finanziarie del bilancio comunale (in ultimo circa 200.000 euro solo per gli eventi estivi). Si lamentano che non ci sono soldi nelle casse comunali, però le risorse per aumentarsi di botto lo stipendio del +30% sono state trovate (per intenderci si arriva a percepire per la sola indennità di Sindaco più di 4.000 euro lordi e circa 1.800 euro per quella di assessore), per lo staff e l’autista le risorse ci sono anche, per gli incarichi agli amici pure».

Ed intanto «i cittadini pagano sempre più tasse mentre nella società di riscossione continuano le assunzioni di soggetti vicini all’Amministrazione Comunale. Nel solco degli insegnamenti di quella scuola fraschista che mandò l’ente in dissesto, gli attuali amministratori continuano a mettere in atto una sfrontata politica finanziaria».

L’esempio più lampante è un nuovo mutuo (oltre a quelli già programmati) contratto negli ultimi giorni con la cassa depositi e prestiti di ben 2.000.000 euro da spendere in asfalto (che si aggiungono ai quasi 5.000.000 euro già spesi per la bitumazione di recente, e la cui prima rata avrà decorrenza fra due anni)».

 

Per la serie «“io spendo, impegno tutto quello che c’è da impegnare, poi ci sarà qualcuno dopo di me che paghera’”».

Così come «ci sarebbe anche la parcella dei progettisti per il progetto di 40 milioni poi ritirato… chi la pagherà?».

Infine: «Se è vero che amano la città, che con loro è stata tanto generosa, lo dimostrino con i fatti: anziché continuare a buttare milioni di euro in una dissennata politica del cemento e dell’asfalto che non avrà alcuna ricaduta sull’economia e lo sviluppo delle famiglie cassanesi e finalizzata solo alla gestione della commessa (progettisti ed impresa), si fermino e pensino a ridurre sprechi, privilegi e clientela. Cittadini, aiutateci ad aiutarvi». 

 

stefaniasapienza@calabriainchieste.it