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Il Comune di Fuscaldo si oppone al decreto ingiuntivo ma viene condannato alle ulteriori spese

L'Ente esce sconfitto due volte. A un dipendente comunale dovranno essere pagate le ferie non godute e tutte le spese e gli onorari. E gli esborsi aumentano

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Il Palazzo di Giustizia di Paola

FUSCALDO (Cs) – Il Comune di Fuscaldo è stato condannato a pagare ferie non godute a un suo dipendente per circa 9mila euro, come da decreto ingiuntivo emesso dal giudice del lavoro del Tribunale di Paola l’8 settembre del 2021, opposto dal medesimo Municipio che ora, in virtù della soccombenza, dovrà pure pagare le ulteriori spese e onorari del giudizio scaturito dall’opposizione.

Il Comune è difeso dall’avvocato Brunella Marsala, mentre il dipendente è patrocinato dall’avvocato Luigi Suma.

Ricostruiamo la vicenda.

L’8 settembre del 2021 il giudice del lavoro del Tribunale di Paola emetteva decreto ingiuntivo n. 64/2021 con il quale veniva ingiunto il pagamento di una somma pari ad euro 8.954,29 oltre interessi legali dal dovuto al soddisfo, nonché le spese della procedura d’ingiunzione, liquidate in euro 118,50 per esborsi, euro 400,00 per onorari, oltre il 15% per spese generali, i.v.a. e c.p.a. ed oltre successive occorrende, a favore di un dipendente comunale per un credito di monetizzazione di ferie maturate e non godute al Comune di Fuscaldo.

Il Municipio, non contento del provvedimento, ha però nominato l’avvocato Brunella Marsala per opporsi, deducendo una serie di questioni, tra cui la prescrizione del presunto credito, oltre che l’infondatezza della richiesta.

In virtù di quanto innanzi esposto, il Comune chiedeva di accogliere l’opposizione e per l’effetto revocare il decreto ingiuntivo n. 64/2021 con vittoria di spese di lite.

Il dipendente comunale, dal canto suo, chiedeva al giudice di accertare il suo diritto alla monetizzazione delle ferie non godute e, per l’effetto, condannare il Comune opponente al pagamento della somma pari ad euro 8.954,22 oltre interessi e rivalutazione, nonché la declaratoria della temerarietà della difesa del Comune di Fuscaldo e, per l’effetto, la condanna del medesimo ad una ulteriore somma da liquidarsi in via equitativa, con vittoria delle spese di lite da distrarsi.

In definitiva, il giudice ha rigettato il ricorso del Comune, confermando integralmente il decreto Ingiuntivo emesso dal Tribunale di Paola, Sezione Lavoro e Previdenza, condannando il Municipio all’ulteriore pagamento, a favore del dipendente, di euro 2.695,00, a titolo di compensi professionali, oltre 15% su diritti ed onorari per rimborso spese generali, oltre iva e cpa, se dovute, come per legge, da distrarsi in favore dell’Avv. Luigi Suma.