Home Calabria La Procura Generale: “Il clan Muto organizzazione criminale di tipo armato”

La Procura Generale: “Il clan Muto organizzazione criminale di tipo armato”

Oggi udienza del processo "Frontiera" in sede di Corte di Appello a Catanzaro

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Il boss Franco Muto e il fedelissimo Mandaliti

CATANZARO – E’ iniziato oggi, 22 febbraio 2023, il processo d’appello bis, presso la Corte d’Appello di Catanzaro. Il nuovo processo di secondo grado si è reso necessario a seguito degli annullamenti con rinvio di alcune posizioni giudicate con il rito abbreviato. Si tratta dell’operazione “Frontiera“, l’inchiesta antimafia coordinata dalla Dda di Catanzaro scattata nel mese di luglio del 2016, portando a una raffica di arresti.

In particolare, le posizioni da rivedere sono 11, ovvero:

Fedele Cipolla (condanna parzialmente annullata con rinvio in riferimento all’esclusione dell’aggravante mafiosa: pena da rideterminare), Franco Cipolla (condanna parzialmente annullata con rinvio in riferimento all’esclusione dell’associazione armata e al ruolo partecipativo dell’associazione mafiosa: pena da rideterminare), Angelina Corsanto (condanna parzialmente annullata con rinvio in riferimento all’esclusione dell’associazione armata: pena da rideterminare), Guido Maccari (condanna parzialmente annullata con rinvio in riferimento all’esclusione dell’associazione armata e al ruolo partecipativo dell’associazione mafiosa: pena da rideterminare), Luigi Muto(condanna parzialmente annullata con rinvio in riferimento all’esclusione dell’associazione armata: pena da rideterminare), Mara Muto (condanna parzialmente annullata in riferimento all’esclusione dell’associazione armata e della riqualificazione del fatto relativamente alla gestione dell’Eurofish: pena da rideterminare), Carmine Occhiuzzi (condanna parzialmente annullata con rinvio in riferimento all’esclusione dell’aggravante mafiosa: pena da rideterminare), Andrea Orsino (condanna parzialmente annullata in riferimento all’esclusione dell’associazione armata, al ruolo partecipativo dell’associazione mafiosa e della riqualificazione del fatto relativamente alla gestione dell’Eurofish: pena da rideterminare), Alfredo Palermo (condanna parzialmente annullata con rinvio in riferimento all’esclusione dell’associazione armata: pena da rideterminare), Alessandro De Pasquale (condanna parzialmente annullata con rinvio in riferimento all’esclusione dell’aggravante mafiosa e all’associazione armata: pena da rideterminare), Antonio Pietramonica (condanna parzialmente annullata in riferimento all’esclusione dell’associazione armata: pena da rideterminare).

Sulla rapina all’ufficio postale di Sangineto, la procura generale di Catanzaro ha chiesto l’esclusione dell’aggravante mafiosa, configurando il comma 4 nella costituenda cosca mafiosa. mentre ha invocato la rideterminazione della pena per gli imputati accusati di aver agito in qualità di organizzatori e partecipi dell’associazione mafiosa di Cetraro.