I carabinieri

LAMEZIA TERME (CZ) – Quattro condanne e cinque assoluzioni, si è concluso così – presso il Tribunale di Lamezia Terme – il processo scaturito dall’operazione denominata “Reventinum”, condotta dai carabinieri nel gennaio del 2019 contro i gruppi contrapposti degli Scalise e dei Mezzatesta.

Agli otto imputati veniva contestata, a vario titolo, una serie di reati che andavano dall’associazione mafiosa e dall’estorsione al danneggiamento ed alla violenza privata.

In particolare, sono stati inflitti 15 anni di reclusione a Marco Gallo, già condannato in passato a due ergastoli per gli omicidi dell’avvocato Francesco Pagliuso e di Gregorio Mezzatesta; 11 anni a Giuseppe Scalise, presunto capo dell’omonima cosca, e 12 anni e 11 mesi al figlio Luciano; 6 anni e 7 mesi a Angelo Rotella.

Sono stati assolti: Antonio Scalise e il figlio Giuseppe Scalise; Carmela Grande, Salvatore Domenico Mingoia e Bruno Cappellano.

Il Tribunale ha anche disposto che i quattro imputati condannati risarciscano le parti civili costituitesi nel processo: la Regione Calabria; l’Associazione Antiracket lametina; l’Amministrazione provinciale di Catanzaro; i Comuni di Lamezia Terme, Decollatura e Soveria Mannelli e la Camera Penale di Lamezia Terme.
Marco Gallo è stato anche condannato a risarcire i danni ai familiari dell’avvocato Pagliuso, costituitisi anche loro parte civile nel processo.