CATANZARO – Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita è intervenuto ieri pomeriggio tra i relatori ospiti della 40esima Assemblea Annuale dell’Anci in corso a Genova.
Nel panel conclusivo della seconda giornata incentrato sul tema Pnrr e Comuni, il primo cittadino del Capoluogo di Regione ha raccontato la propria esperienza che, insieme a quella di altri colleghi, è stata portata all’attenzione del ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni e del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
«L’Assemblea nazionale che ha visto riuniti i comuni italiani – commenta Fiorita – ha rappresentato anche quest’anno un’occasione di dibattito e di riflessione importante sullo stato di salute delle amministrazioni e sulle prospettive delineate dalle scelte politiche del Governo con riferimento agli investimenti correlati al Pnrr».
I Comuni, «da principali soggetti attuatori, hanno progettato e messo a gara interventi per milioni di euro, anche Catanzaro è interessata da numerose azioni già oggetto di finanziamento».
C’è bisogno, però, «di poter avere la certezza di contare su queste risorse, dopo le rimodulazioni decise dal Governo nazionale. Il pensiero comune dei sindaci è, infatti, al momento quello di non vedere garantita la copertura finanziaria necessaria ad avviare i cantieri, se non saranno date rassicurazioni sulle modalità con cui i fondi verranno riprogrammati».
Per il sindaco Fiorita la sfida più importante è quella legata alle nuove comunità urbane, in cui anche il Capoluogo calabrese potrà dire la sua: «nell’Europa del futuro le città medie, come Catanzaro, protagoniste del Programma Nazionale Metro Plus, avranno un ruolo determinante nel costruire, grazie alle risorse comunitarie, città più vivibili, moderne e accoglienti».
L’Anci, al contempo, ha espresso grande preoccupazione in merito alla nuova paventata stagione di tagli finanziari che i Comuni si appresterebbero a subire dal prossimo anno. «si stima che, a causa delle esigenze legate alla spending review in tutta la pubblica amministrazione, i Comuni si vedranno decurtare risorse per circa 200milioni di euro all’anno, un sacrificio spropositato e insostenibile per le già magre casse degli enti locali», continua Fiorita.
Il rischio, ancor di più al Sud, è «non poter più riuscire a fare fronte nemmeno alle ordinarie attività con la spesa corrente. L’auspicio è che questo grido di allarme venga recepito e condiviso, con spirito unitario, perché condannare i Comuni ad ulteriori bilanci di lacrime e sangue mortificherebbe ogni tentativo di ripresa».
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