CETRARO (Cs) – La sesta sezione penale della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso degli avvocati difensori Marco Bianco e Giuseppe Bruno, ha annullato l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro che aveva disposto gli arresti domiciliari per il cetrarese Fedele Cipolla.
L’accusa nei confronti di Cipolla, per la Dda tra gli affiliati al clan Muto, è di danneggiamento, minaccia e detenzione d’arma da fuoco in relazione all’intimidazione al maresciallo Orlando Ambrosio, all’epoca dei fatti comandante della stazione dei Carabinieri di Cetraro, avvenuta la sera del 13 marzo 2021.
L’auto del sottufficiale, parcheggiata in via Amalfi davanti alla caserma, era stata crivellata di colpi d’arma da fuoco esplosi da un’auto. Il gip aveva escluso per Cipolla l’aggravante mafiosa.
Ora Cipolla è a piede libero.
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