PAPASIDERO (Cs) – In una comunicazione al sindaco del Comune di Papasidero Fiorenzo Conte e al direttore generale dell’Asp cosentina Antonio Graziano, trasmessa anche al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e al Prefetto, viene riscontrata dal Distretto sanitario del Tirreno una nota del 6 novembre scorso del primo cittadino di Papasidero per la carenza da più di un anno del medico di medicina generale nel proprio Comune.
In particolare, la dottoressa Angela Riccetti, direttore Distretto Sanitario Tirreno, ripercorre le tappe che hanno portato il suo ufficio a trovare una soluzione per quel territorio.
E’ doveroso premettere, intanto, che «l’attività del Medico di Assistenza Primaria è regolata da una convenzione nazionale: ACN MMG e dagli Accordi regionali (A.I.R.), stipulati tra i rappresentanti della parte pubblica (SISAC) e quelli delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, di conseguenza non è nelle competenze del Direttore Generale dell’ASP e del Direttore del Distretto modificare i suddetti accordi», spiega Riccetti.
Nel comune di Papasidero, dopo il trasferimento dell’unico medico di assistenza primaria circa 471 utenti sono rimasti senza assistenza sanitaria.
«Pertanto – spiega Riccetti – si sono immediatamente attivate le procedure per l’assegnazione di un incarico provvisorio, previa convocazione di tutti i Medici iscritti nella graduatoria vigente, residenti nel Distretto Tirreno».
Purtroppo si è presentato un solo medico, il quale non ha accettato l’incarico.
Con Burc n. 152 del 22/07/2022 è stata individuata una zona carente nel suddetto Comune.
«In sede di convocazione, la zona carente è stata accettata da un medicio, il quale, nonostante l’impegno del Comune ad offrire locali, internet, utenze ecc, successivamente si è dimesso, senza prendere servizio», evidenzia ancora.
Si è poi proceduto a chiedere ai medici dell’ambito territoriale Praia-Scalea, di aprire un secondo studio medico nel comune di Papasidero.
«Ha dato la disponibilità un medico già titolare di incarico, il quale visita tre volte alla settimana, mentre il sabato ha dato la disponibilità un altro sanitario, in via del tutto straordinaria, in quanto opera in un altro Distretto».
E ancora: «Nella Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), a causa della carenza cronica di Medici, presta servizio un solo medico a tempo determinato, che comunque riesce ad assicurare quasi tutti i turni mensili, e allo stesso tempo, si è reso disponibile, durante l’orario di servizio, ad assolvere alle richieste di assistenza sanitaria della popolazione, mentre non ha dato disponibilità a fare turni al di fuori dell’orario, perché frequenta il Corso di formazione in Medicina Generale.
Nonostante ciò, al fine di poter ulteriormente garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini residenti, in uno spirito di collaborazione, il medico di continuità assistenziale, oltre alle prescrizioni che rivestono carattere d’urgenza, è stato autorizzato a prescrivere impegnative per visite mediche-esami diagnostici-esami strumentali-farmaci con piani terapeutici-rinnovi ausili e presidi ecc…, alla popolazione richiedente.
«Si capisce la preoccupazione di chi guida una comunità ma si vuole rassicurare il Sindaco che questo preoccupazione investe anche chi in questo particolare momento di criticità legato esclusivamente alla carenza di personale medico, ha la responsabilità di garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini», spiega Angela Riccetti, direttore Distretto Sanitario Tirreno.
Che ringrazia «i Sindaci che ogni giorno, insieme alle istituzioni sanitarie si prodigano in uno spirito di collaborazione, per il nostro territorio».