Home Calabria Stato di agitazione per i lavoratori degli impianti di risalita di Lorica

Stato di agitazione per i lavoratori degli impianti di risalita di Lorica

I sindacati a muso duro sulla discussione della modifica legislativain programma lunedì prossimo in consiglio regionale e che consentirebbel’assorbimento da parte di Ferrovie della Calabria della gestione degli impiantidi risalita di Camigliatello fino ad oggi in capo all’Arsac

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L'impianto di risalita di lorica

SPEZZANO DELLA SILA– In stato d’agitazioneil personale degli impianti di risalita di CamigliatelloSilano a seguito del paventato passaggio di gestionedegli stessi impianti a fune, da Arsac a Ferrovie della Calabria.

Già nei giorni scorsi, i sindacati erano intervenutisollevando preoccupazione rispetto alla scelta e per denunciare il mancato coinvolgimento delle sigle di categoria nella discussione.

Unaprotestache potrebbe portare anche ad ulteriori disagiper chi, soprattutto nel fine settimana, si reca sulle piste da sci, utilizzando proprio gli impianti di risalita gestiti da Arsac, ovvero la cabinovia “Tasso – Monte Curcio“. L’intenzione dei lavoratori infatti, sarebbe quella di incrociare le braccia domenica prossima,determinando la sospensione del servizio.

Come detto nei giorni scorsi lesegreterie regionali diFilt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno criticato la discussione della modifica legislativain programma lunedì prossimo in consiglio regionale e che consentirebbel’assorbimento da parte di Ferrovie della Calabria della gestione degli impiantidi risalita di Camigliatello fino ad oggi in capo all’Arsac.

Le segreterie hanno chiesto che venga sospesa la discussione dell’art. 9, in quanto «è necessario un confronto con le scriventi per conoscere nello specifico le conseguenze di tale decisione in particolare per quanto riguarda: la fattibilità della gestione in capo ad Ferrovia della Calabria (che attualmente gestisce gli impianti di Lorica), il piano industriale, le finalità dello stesso ele garanzie occupazionali.

Senza un confronto «che dia garanzie sul futuro di tutti i lavoratori coinvolti, ci opporremo con determinazione a queste iniziative unilaterali della Regione, che sfuggono dal confronto con le parti sociali su temi così importanti, creando tensione tra i lavoratori».