PAOLA (Cs) – In una nota a firma del presidente del Comitato Popolare Santomarco di Paola, Vittorio Crocicchio, viene stigmatizzata una presa di posizione della “Associazione ferrovia in Calabria” che, nei giorni scorsi, ha diramato una nota a mezzo social, taggando inopportunamente il presidente della giunta regionale Occhiuto e l’ex onorevole Bruno Bossio, che è la vera motivazione di come e perché non è progredita fino ad oggi la nostra regione».
Una presa di posizione bocciata sonoramente dal comitato paolano: «Molto campanilismo, tanta poesia, poca concretezza di sviluppo, nessuna prospettiva e tante bugie».
Che aggiunge: «Ancora si raggiona pensando al proprio orticello o a pochi interessi di parte o peggio al vittimismo campanilistico. Ancora si cancella una infrastruttura per farne un’altra e ancora non si conosce l’arte della collaborazione, condivisione e mediazione. Non si divide una regione che sta cercando di risolvere problemi atavici con proposte inutili ed inconcludenti.
Il comitato Santomarco sin dall’inizio ha proposto e portato avanti un ragionamento strategico e tecnico per connettere tutta la Calabria in modo razionale, per spendere il denaro pubblico in modo costruttivo ed utile e dare alla nostra regione un sistema di mobilità ed interconnessione che può coinvolgere le varie realtà e potenzialità territoriali.
Alla “associazione ferroviaria in Calabria” ripetiamo quanto da noi proposto lo scorso anno: un hub a Reggio Calabria che funga da arrivo e partenza tra le aree del nord Europa e l’Italia meridionale ed insulare, con due linee Alta Velocità, la ionica per il corridoio est Europa e la tirrenica per il corridoio nord ovest Europa.
La stessa proposta prevede anche il potenziamento delle trasversali Paola-Cosenza-Sibari, Lamezia-Catanzaro e Gioia Tauro-Roccella.
Quanto da noi proposto utilizza l’assurda e dispendiosissima somma di 8 miliardi ipotizzata nel percorso Praia Tarsia Cosenza.
Amici e compagni dell’associazione ferrovie della Calabria, il progetto del tracciato ferroviario alternativo è naufragato non per interesse o disinteresse politico, ma perché realizzare 32 km di galleria in un sistema montuoso come quello del Pollino, pregno di acqua e con consistenti presenze di carbonati, che allunga il percorso stesso di 50 km con spesa più che quintuplicata, giustifica le scelte che RFI ha fatto.
Pertanto nella massima e piena disponibilità vi invitiamo a confrontarvi sulle nostre tesi unitamente ai tanti comitati calabro-lucano-campano che sin dall’inizio ci hanno affiancato portando avanti una comune e giusta strategia tecnica, economica e di rispetto verso l’ambiente, la salute, la spesa e il raziocinio nelle regioni meridionali.
Al presidente Occhiuto, che inopportunamente il comitato “associazione ferrovie Calabria” tagga, ci rivolgiamo e lo apprezziamo quando dice di fidarsi di RFI.
Crediamo che, finalmente, si sia imboccata la strada giusta senza inopportune e discutibili ingerenze politiche.
A lei Presidente Occhiuto per come già da noi suggerito al Comune di Paola tramite il comitato consiliare AV, le indichiamo una nostra idea: realizzare all’imbocco della galleria Santomarco una nuova stazione ferroviaria che potrebbe diventare la stazione Paola-Cosenza la quale rappresenterebbe una sorta di fermata metropolitana come in tante città italiane.
Otto minuti di tragitto tra Paola e Cosenza e se pensiamo che da Roma termini all’Eur in metropolitana ci si impiegano 25 minuti, crediamo che lei debba solamente convincersi di accelerare l’inizio dei lavori con procedure burocratiche veloci nel rispetto delle leggi in essere tutelando e salvaguardando le bellezze calabresi ed avviare un concreto fattivo e agognato sviluppo», conclude il Santomarco.