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«Annuncio scuola nazionale amministrazione a Reggio Calabria frutto di logiche elettoralistiche, i parlamenti catanzaresi dove sono?»

«Ciò rilancia la questione tutta politica dell’assenza di un classe parlamentare catanzarese che sia capace di far sentire la propria voce e difendere gli interessi della Città»

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CATANZARO – Il consigliere comunale catanzarese Vincenzo Capellupo, in tema di spoliaazione della città di Catanzaro, bacchetta i parlamentari eletti nel suo territorio per la “latitanza” registrata sulla notizia della riapertura, a Reggio Calabria, della Scuola Nazionale di Pubblica Amministrazione.

«Per l’ennesima volta, Catanzaro si prepara ad assistere passivamente ad un nuova spoliazione delle sue funzioni di Capoluogo e di centro di riferimento della burocrazia regionale.

L’annuncio della Scuola Nazionale di Pubblica Amministrazione che riaprirà i battenti a Reggio Calabria, rilancia la questione tutta politica dell’assenza di un classe parlamentare catanzarese che sia capace di far sentire la propria voce e difendere gli interessi della Città.

Non è un discorso campanilistico, perché è evidente che un annuncio del genere da parte del ministro Zangrillo sia, non per caso, avvenuto in prossimità dell’inizio di una nuova fase elettorale che segnerà anche una conta interna nel centrodestra che governa il Paese e la Regione.

La Scuola Nazionale di PA che si intende far riattivare a Reggio rientra perfettamente nella logica degli annunci dal sapore propagandistico, senza tenere in nessun conto le prerogative legate all’organizzazione e alla visione complessiva delle caratteristiche funzionali di ciascun territorio.

Catanzaro, per la sua naturale conformazione baricentrica e in considerazione degli assetti istituzionali, ospitando la Cittadella regionale ma anche il corso di laurea in Scienze delle Amministrazioni all’interno della Università Magna Grecia, sarebbe la sede naturale della Scuola votata a selezionare funzionari e dirigenti per la PA e provvedere alla loro formazione continua.

Eppure, non mi sembra di aver notato finora alcuna levata di scudi da parte di chi deve rappresentare e salvaguardare il ruolo di Catanzaro nelle scelte strategiche che riguardano la collocazione di funzioni sul territorio calabrese.

I parlamentari eletti nel collegio di Catanzaro dove sono? Si facciano sentire, non si può assistere inerti a quello che si decide ai piani alti della politica, a vantaggio solo di logiche territorialistiche ed in barba agli equilibri istituzionali».