PAOLA (Cs) – L’Associazione per la Salute del Cittadino che vede come presidente Mariella Veneruso, medico di base iscritto al sindacato Fimmg, prende posizione sul prezioso e insostituibile ruolo del medico di base, alla luce di polemiche scaturite a livello nazionale ed a pochi giorni di distanza dalla prima campagna mondiale per l’indispensabile ruolo e della preziosa vocazione del medico di base svoltasi in Vaticano.

Una iniziativa, quest’ultima, che ha come slogan “Grazie, dottore” e che riprende una preoccupazione espressa in più occasioni da Papa Francesco, cercando di rispondere alla crisi del sistema sanitario in molti Paesi dove i medici di base subiscono mancanza di sostegno e di riconoscimento professionale (e spesso anche aggressioni), fatti che finiscono con il mettere seriamente a rischio il rapporto medico-paziente.

Ed in tale contesto si registra l’irruzione dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, che ha attaccato ferocemente i medici di famiglia perché, a suo dire, «…è bene che si organizzino perché su certi ambiti le farmacie funzionano meglio».

Questi ed altri riferimenti polemici hanno scatenato la dura reazione dei camici bianchi, come ha fatto notare Mariella Veneruso, tanto un autorevole dirigente della Fimmg di Milano vorrebbe invitare l’assessore Bertolaso per una giornata nel suo studio medico, «affinché si renda conto di cos’è la medicina generale oggi».

La categoria, comunque, gode della stima incondizionata, tra gli altri, del ministro della salute Orazio Schillaci, che nei giorni scorsi così si è espresso: «È chiaro che i medici di medicina generale rappresentano un punto cardine del sistema sanitario e in qualunque riforma si voglia fare, non può prescindere dall’impegno dei medici di medicina generale.

Con loro c’è un confronto trasparente da molto tempo. Io sono certo che ci sarà da parte loro una disponibilità, un contributo fattivo per dare un sostegno ai team multidisciplinari che opereranno nelle strutture della medicina territoriale».

La responsabile dell’Associazione per la Salute del Cittadino, Mariella Veneruso, stigmatizza, dunque, le «ingenerose critiche rivolte ai medici di famiglia» e ricorda che, tra l’altro, dopo la terribile fase del covid, si è di fronte proprio in questo periodo all’eccezionale lavoro di inoculazione dei vaccini per la popolazione generale, oltre alle innumerevoli necessarie ingombenze a tutela degli assistiti.

Assistiti che, peraltro, in una particolare fase caratterizzata da carenze di risorse e organizzative del sistema sanitario, impegnano il medico più del dovuto al fine di offrire al cittadino un sostegno, non solo professionale, ma anche e soprattutto umano, che altrimenti non troverebbe da nessuna parte.