COSENZA – Permane lo stato di coma profondo all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, con particolare riferimento a previsioni di conti considerati “inattendibili”, “incoerenti” e “non congrui” e quindi alla mancata approvazione di una lunga sfilza di documenti economici.
Nonostante “veline” in perfetto stile “Istituto Luce”, infatti, ad oggi gli atti dimostrano il contrario di quanto diramato ufficialmente.
Ma andiamo con ordine.
All’Asp di Cosenza non risultano ancora approvati i bilanci 2018, 2019, 2020 e 2021, mentre quelli relativi agli anni 2022 e 2023 non vengono “licenziati” dal collegio sindacale che non imprime proprio parere favorevole.
Insomma, un caos.
E pensare che solo qualche giorno fa su alcuni organi di stampa veniva enfatizzato il “magnifico” operato del commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano.
Il dottor Graziano, in qualità di manager e medico – era stato scritto in quel contesto – ha “guarito” i bilanci dell’Asp di Cosenza; si apprendeva, infatti, di una fantomatica approvazione di bilanci di previsione 2022 e 2023 con tanto di parere positivo del Collegio sindacale, dandone notizia su alcuni quotidiani.
Ma gli atti dicono il contrario.
Da un’attenta verifica sul sito aziendale dell’Asp, infatti, affiorano i verbali n. 11 e 10 del 2023 a firma del Collegio sindacale, da cui risulta che ancora non sono stati approvati i bilanci del 2018, 2019, 2020 e 2021, mentre quelli relativi al 2022 e 2023 non vengono licenziati dal collegio sindacale che non imprime il proprio parere favorevole.
Nella relazione del Collegio di cui al verbale 11 del 21 dicembre scorso al punto 2 si legge testualmente: “il collegio, in riferimento al bilancio di previsione anno 2023, esprime parere non favorevole, per come già evidenziato, per i precedenti bilanci, dal precedente collegio”.
Probabilmente chi ha suggerito la vetrinetta a mezzo stampa non ha fornito atti.
Il commissario Graziano, da buon politico navigato che, peraltro, rimane sempre a galla, nonostante i vari avvicendamenti registrati nel tempo a livello politico, evidentemente ha voluto piazzare una notizia negativa, facendola passare come positiva, verosimilmente per essere considerato amministratore lungimirante nel rapporto con l’ente Regione.
Graziano, infatti, si propone all’opinione pubblica e al presidente Roberto Occhiuto in modo estremamente positivo, magari creando le condizioni per essere inserito nelle prossime infornate di direttori generali.
Secondo quanto trapela, infatti, il commissario della Sanità Roberto Occhiuto, con l’aiuto del fratello senatore Mario, avrebbe confezionato l’emendamento giusto che possa calzare a pennello sui già prescelti direttori generali (c’era anche quello di riserva). Sarà vero? Vedremo
Questa, comunque, continua a essere la sanità in Calabria.
Ma non è tutto.
Da voci di corridoio, pare che le responsabili della Ragioneria dell’Asp cosentina siano molto nervose e agitate, soprattutto in questo particolare momento. O, almeno, così sono apparse al nostro cronista.
Sarà forse per le presunte continue contrapposizioni tra la responsabile del servizio e i poveri dipendenti, costretti a soccombere difronte a richieste e reiterate imposizioni? Dipendenti – riferiscono gole profonde del Palazzo – chiusi nelle stanze e, a quanto pare, finanche impossibilitati a interloquire con colleghi degli altri uffici.
L’area degli uffici della ragioneria, bloccata da portone e videocitofono, pare sia infatti inibita a qualsiasi altro dipendente al di fuori di quelli che vi lavorino.
Si parla, poi, di liti continue; un ambiente per come dire “sereno” che fa ben sperare per l’approvazione dei prossimi bilanci. Sarcasmo a parte, alla luce di quanto sopra detto, viene da chiedersi: ma la responsabile del servizio riuscirà ad approvare i bilanci mancanti? Urge, infatti, una svolta, quanto meno per approvare il prossimo bilancio.
E infine un quesito: risulta a verità che i documenti contabili dell’Asp di Cosenza sono stati inviati all’analisi della Procura Generale della Corte dei Conti e all’Ispettorato Generale di Finanza? In merito a ciò attendiamo risposte: conferme e, perché no, smentite.
Continua…