Al centro del confronto nazionali tra amministratori e commercianti il governo dei cambiamenti economici, sociali e ambientali delle città per costruire un ambiente urbano sostenibile, il contrasto al fenomeno della desertificazione commerciale anche attraverso l’attuazione di nuove politiche del commercio strettamente collegate a interventi di rigenerazione urbana, la valorizzazione delle economie di prossimità e le opportunità offerte dalle risorse previste dal Pnrr per il finanziamento di progetti strategici per comuni e città.
Dopo gli interventi introduttivi del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e del presidente dell’Anci Antonio Decaro, l’iniziativa ha visto confrontarsi i sindaci di alcune città metropolitane e i presidenti delle Associazioni territoriali di Confcommercio.
«Un confronto che ci soddisfa pienamente – ha affermato Falcomatà – non è mai scontato ritrovarsi a dialogare dalla stessa parte del tavolo. E’ chiaro che questa attività sinergica è imprescindibile, in particolare su alcuni territori. Penso ad esempio al tema della gestione degli spazi urbani e della mobilità.
«E’ evidente che il tema del contrasto alla desertificazione commerciale delle città assume un significato in termini di sicurezza percepita, in termini di tutela dell’economia di prossimità, ma anche per ciò che riguarda l’aspetto occupazionale e, cosa probabilmente più importante di tutte, dell’identità stessa di un territorio. Nelle città medie e piccole ad esempio i negozi svolgono una funzione di punto di riferimento, quasi al pari della toponomastica».
«A Reggio Calabria stiamo portando avanti una serie di interlocuzioni interessanti – ha raccontato ancora il sindaco al tavolo nazionale – un esperimento riuscito sono stati sicuramente i bandi sull’economia circolare e sulla rigenerazione green delle imprese, che hanno fruttato finanziamenti per quasi 4,5 milioni di euro e che hanno consentito a tante aziende di innovare i propri processi produttivi, in particolare dopo il periodo pandemico.
“Solo con la condivisione, a tutti i livelli, è possibile immaginare un futuro migliore per le nostre città. Sulla scia della strada brillantemente tracciata da Confcommercio nazionale, anche sul territorio il tema della rigenerazione urbana, deve diventare sempre più centrale.
“È difficile e faticoso – aggiungono i rappresentanti dei commercianti – ma la nostra esigenza è fare sentire forte, fare valere e ben comprendere la voce e le esigenze dei commercianti che devono essere protagonisti e partecipi nella fase di originaria di costruzione del percorso di rigenerazione urbana che è fondamentale volano della rivitalizzazione economica se consideriamo che un contesto urbano vitale ed accogliente incentiva lo sviluppo delle imprese e supporta la creazione di un terziario, inteso come mix di commercio, turismo, servizi, trasporti, professioni, artigianato e cultura, che rende attrattive le città”.
“Per questa ragione, visto che le ricadute ultime del processo sono proprio in capo a noi commercianti, ecco che sempre più stiamo spingendo perché si attui un processo culturale di reale partecipazione.