MARINA DI GIOIOSA IONICA – Scontro tra il primo cittadino e la comandante ella Polizia Municipale, quest’ultima si è recata in Ospedale con una prognosi di 5 giorni. In merito è sceso in campo il sindacato Usb.
«Giovedì 23 Novembre, nell’ufficio del sindaco di Marina di Gioiosa Ionica, in tarda mattinata – scrive il sindacato – si è verificata una discussione tra il primo cittadino e la comandante della Polizia Municipale».
Quest’ultima, «che ci risulta essere in servizio a Marina di Gioiosa Ionica dal marzo del 2022, dopo quanto accaduto, si è recata in ospedale dove le hanno refertato 5 giorni di prognosi e successivamente nella locale caserma dei carabinieri dove ha depositato una denuncia per aggressione nei confronti del sindaco».
A raccontarlo è il sindacato Usb che come «organizzazione sindacale non intende entrare nel merito di quanto successo, lasciando l’accertamento dei fatti e le eventuali azioni conseguenziali agli organi investigativi ed alla magistratura che godono della massima fiducia. Pur in presenza di due versioni dei fatti, totalmente diverse tra loro, l’increscioso episodio sta a dimostrare – a parere dell’USB Pubblico Impiego Calabria – una insufficiente gestione politica, organizzativa, amministrativa che di fatto produce mancanza di serenità, di tranquillità, di armonia lavorativa, di sicurezza per tutti, condizioni sulle quali non si può tacere».
In attesa della verità, «non si può continuare a fare come se nulla fosse avvenuto, l’etica della responsabilità, a tutela dell’Amministrazione Pubblica e di ogni singolo cittadino deve avere un seguito. Le scelte politiche (fatte nel tempo) di ridurre il numero dei componenti la Polizia Municipale per trasferire del personale ad altri uffici con altri compiti e di suddividere un settore/servizio per assegnare un dirigente/responsabile senza personale sottoposto non sono esempi di buon governo. E’ evidente infatti che – nello specifico – non è funzionale al governo del territorio prima ridurre il personale, né in questa situazione di carenza di organico ha senso accusare l’ufficio che il settore non funziona».
Purtroppo le normative vigenti «che permettono il trasferimento di personale presso altri Enti e il mancato massiccio turnover generazionale, imposto da esigenze di risanamento dei bilanci comunali, rendono sempre di più gli uffici sotto organico e con una mole di lavoro non più sopportabile dai lavoratori rimasti in servizio».
A fronte di ciò ed «a maggior ragione, nessuno può pretendere che le proprie responsabilità ricadano su altri, in un gioco allo “scaricabarile” che poco ci piace».
In conclusione USB Pubblico Impiego Calabria sottolinea che «la violenza cui le lavoratrici e i lavoratori vanno incontro non è solo quella fisica, come quella denunciata in questo frangente. Questo episodio infatti serve a sottolineare che è violenza tutta quella condizione lavorativa in cui il lavoratore sia abbandonato in una condizione di solitudine di fronte alle difficoltà che spezzano la serenità, la sicurezza, l’armonia e violano la dignità del lavoratore. Lungi da ogni tentazione di indifferenza o insensibilità, tutti siamo chiamati ad agire contro le violenze di qualsiasi genere, a maggior ragione se strumento di risoluzione dei problemi in qualunque aspetto della vita. Il sindacato nell’esprimere solidarietà alla comandante, resta, come sempre, al fianco dei lavoratori per combattere ogni forma di ingiustizia, comunque essa si manifesti»