Una immagine di Cassano allo Ionio

CASSANO ALL’JONIO (Cs) – Il Movimento ArticoloVENTUNO

punta il dito contro un sistema bancario che, di fatto, non è mai stato realmente vicino alle imprese.

«La politica e l’economia oggi corrono alla velocità della luce, tanti sono stati i treni persi, fiumi di soldi dati alle persone sbagliate mentre non si favorivano idee che, se supportate, avrebbero cambiato  il nostro territorio».

Oggi ci si deve chiedere, «senza meravigliarsi, perché la Ss534 sia lo spartiacque dove si vede a vista d’occhio la capacità di un territorio, rispetto al nostro, di crescere economicamente e che vede di conseguenza la presenza e l’interesse di tutte le primarie Banche a livello Nazionale».

Mentre «noi siamo costretti e meravigliati a parlare della desertificazione bancaria, quasi a cercare le corna di un bue che è andato già altrove». 

Per prima bisogna chiedersi: «chi dava credito è stato davvero vicino alle imprese?  Siamo sicuri che il merito creditizio sia stato il solo metodo di valutazione e quindi che le Banche abbiano fatto sino in fondo il proprio dovere? Quanta gente onesta è fallita anche per colpa delle banche? Quanti hanno avuto accesso facile al credito? Creando quel corto circuito, chiamato contenzioso, che ha indebolito le banche stesse?»

Oggi che «ormai le valutazioni sono spersonalizzate ed Europeizzate con regole stringenti,  con una presenza della dematerializzazione sempre più invasiva e con continue ristrutturazioni ed accorpamenti  dove la gente è sempre più indirizzata dalle stesse banche ad operare da remoto,  troviamo lo smartphone come nostro vero interlocutore.  In questa dinamica, è quasi penoso voler tornare a  fare il porta a porta. I buoi sono ormai scappati e qui restano i dinosauri delle chiacchiere che, per certi versi, sono sicuramente responsabili di tutto ciò».

Come sempre, alla fine «si butta la polvere sotto il tappeto e quello che rimane è solo la miserevole e stucchevole propaganda»

stefaniasapienza@calabriainchieste.it