FUSCALDO (Cs) – L’attivista politica fuscaldese, Tina lanza, è preoccupata per lo stato di abbandono dei torrenti Mercauo e Maddalena, già esondati a maggio scorso e per i quali l’amministrazione comunale aveva anche chiesto lo stato di calamità naturale.
«Siamo praticamente a fine anno e i lavori sulla pulizia dei torrenti Mercaudo e Maddalena, non sono ancora stati effettuati», ha evidenziato Tina Lanza, corredando la nota stampa con numerose, incontestabili, foto.
«Un ritardo immenso ed inaccettabile, nonostante l’esondazione dei suddetti avvenuta il 17 maggio 23. Ma l’amministrazione Middea dimentica in fretta. Dovrebbe rinfrescarsi la memoria riguardando le immagini ed i video che circolano su Facebook e su Internet, e rileggendo le dichiarazioni dello stesso sindaco Giacomo Middea il quale, per l’emergenza maltempo e per i danni elevati, ha chiesto lo stato di calamità naturale. “Un fatto straordinario”, spiegano dal Comune, “che ben evidenzia l’entità e la corposità delle piogge cadute…”. Straordinario, ma non irripetibile».
Pertanto i suddetti torrenti «sarebbero dovuti essere sempre sorvegliati a vista. Ed invece, alvei ed argini invasi da una folta e altissima vegetazione, da ammassi di terriccio e detriti, sbarramenti per il deflusso delle acque che, in caso di intense e violente precipitazioni, rischiano di creare, come è già successo, danni e allagamenti. Bisognerebbe mettere l’accento sulle misure indispensabili a garantire la messa in sicurezza degli argini e degli alvei».
La manutenzione «è la risposta alle esondazioni, al “rimboccarsi le maniche” quando si sarebbe potuto e dovuto evitare, al dormire sonni tranquilli senza il rischio di essere svegliati alle ore 02:10 perché c’è in corso un’emergenza che, hanno tenuto a precisare, “avrebbe potuto avere conseguenze ben più serie, se non si fosse effettuata l’azione di bonifica dell’alveo dei due torrenti”. Ed è come darsi la zappa sui piedi. L’Amministrazione Middea vorrà arrivare al punto di chiedere lo stato di calamità naturale».
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