CETRARO (Cs) – Infuria ancora la polemica nella città di Cetraro. A criticare l’operato della giunta guidata dal sindaco Ermanno Cennamo stavolta è il Partito socialista.
La tanto attesa verifica di maggioranza secondo i socialisti si è conclusa «con una “operazione gattopardesca”». Un’operazione che «aveva l’obiettivo ambizioso di creare una sorta di rivoluzione amministrativa e “ponti di condivisione per lo sviluppo della città».
La verifica, iniziata oltre due mesi fa, «si è risolta con il varo di un esecutivo fotocopia del precedente, caratterizzato solo da qualche scambio di deleghe assessorili: nello specifico agli assessori Cesareo e Lanza non sono state confermate, rispettivamente, le deleghe alla manutenzione e all’urbanistica, forse perché ritenute scomode dagli interessati – fanno sapere i socialisti – Il che lascia quantomeno perplessi, considerato che “manutenzione e sviluppo del territorio” erano obiettivi di punta del programma elettorale.
Unica vera novità è l’attribuzione, in cambio del sostegno amministrativo, della delega di rappresentanza nel consorzio Flag alla consigliera Gabriella Luciani, eletta con il gruppo di minoranza. Bocciata invece, e senza appello, la proposta avanzata dal gruppo “Unità e Rinascita” di dar vita ad un esecutivo di personalità esterne, con l’obiettivo di imprimere un salto di qualità all’azione amministrativa e ancor più per fronteggiare, in maniera efficace, l’escalation criminale culminata nell’omicidio delle scorse settimane, che ha fatto ripiombare la città nell’abisso degli anni ottanta.
Insomma, è proprio il caso di dirlo – sottolinea il Psi – “la montagna ha partorito il topolino”. A cambiare, quindi, «sarà solo il colore della maggioranza, da oggi caratterizzato dal tricolore di Forza Italia, che d’ora in poi, essendo il partito di maggioranza relativa, detterà la linea della coalizione con buona pace del sindaco Cennamo e del Pd.
D’altra parte il sostegno di Forza Italia e della consigliera Gabriella Luciani alla maggioranza guidata dal sindaco Cennamo – spiega il Psi – più che da senso di responsabilità verso la città, appare dettato da un “baratto istituzionale” che ha davvero poco di politico, visti i giudizi fortemente negativi che la stessa consigliera ha espresso nei confronti dell’amministrazione, fino all’altro ieri.
Questo, nonostante i diretti interessati si affannino a dire il contrario attraverso comunicati e dichiarazioni caratterizzati da toni sconcertanti, tipici delle peggiori diatribe personali e che non hanno nulla di politico. Continuiamo a pensare che la città abbia bisogno di altro per evitare un arretramento sociale che potrebbe essere irreversibile».
I socialisti concludono evidenziando «l’urgenza di ristabilire regole e comportamenti, dare speranza alla città e vincere l’apatia di una comunità sfiduciata e rassegnata. Ma per fare ciò sarà necessaria, oltre all’azione delle forze politiche, anche una protesta vibrante da parte della popolazione che non si riconosce più in questa amministrazione, per provare ad invertire la rotta e non fermare le speranze di rinascita della città».
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