CETRARO (CS) – «Superato ogni limite della decenza istituzionale. Questo partito non è più disposto a tollerare che si privi il civico consesso di riportare lo stato di diritto in seno alle deliberazioni consiliari sui conti di bilancio del nostro Ente». Torna all’attacco il commissario di Noi Moderati, Pino Losardo, rappresentato in assise dalla consigliera Lorena Matta, sul fantomatico “predissesto” del Comune di Cetraro.
Atto deliberato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ermanno, Cennamo e mai ufficializzato dal ministero, che sta costando enormi disagi ai cittadini per il rialzo di tutti i tributi comunali ai massimi livelli.
«Detto in parole ancora più povere – prosegue Losardo – è scaduto inutilmente il termine del presente esercizio finanziario senza che l’organo consiliare abbia avuto la possibilità di provvedere ad adottare le misure necessarie atte a ripristinare, con apposita delibera, il pareggio di Bilancio 2023/25, qualora i dati facciano prevedere un esponenziale disavanzo. E, ancora, senza che lo stesso Organo abbia potuto assumere “i provvedimenti consoni al ripiano dei debiti, di cui all’art.194, il tutto dovuto alla mancata approvazione del “Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale” e alla conseguente esclusione dell’Ente dai giovamenti del prestito del “Fondo di Rotazione” ministeriale.
Se si dovesse decidere, «da parte degli inquilini del Palazzo, di continuare a considerare legittima la gestione economico-finanziaria del nostro Comune, per il quarto anno consecutivo, con bilanci indiscutibilmente in stato di effettivo squilibrio e tenuti in piedi da false appostazioni di entrata e contabilmente contraffatti da artati esercizi ragionieristici, questo Partito si vedrà costretto, suo malgrado, a richiedere formalmente alla Corte dei Conti un immediato Controllo collaborativo sui documenti di Bilancio e ascrivibile alla categoria del Riesame di legalità e di regolarità dello stesso».
Il fine primario di “Noi Moderati”, da oggi in poi «sarà quello di contribuire ad evitare, nei limiti del possibile, la proclamazione vessatoria del dissesto i cui effetti rovinosi si andrebbero ad aggiungere a quelli prodotti in tre anni di un presunto stato di pre-dissesto, pervicacemente e illegittimamente praticato. Ma qui comincerebbe, eventualmente, un processo accusatorio e sanzionatorio, legato a precise responsabilità istituzionali – conclude Losardo – che non appartengono un bel nulla agli obiettivi che “Noi Moderati” intende cogliere per il bene della nostra città».