COSENZA – Il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, replica al nostro articolo dal titolo “Asp Cosenza, caos nei conti: i bilanci “farlocchi” del Commissario Graziano” ( https://www.calabriainchieste.it/2023/02/27/asp-cosenza-caos…issario-graziano/ ), prendendo le distanze dalle precedenti gestioni che non hanno approvato i bilanci.
Precisa, poi, il commissario straordinario che, sebbene sia vero – questo è il senso della sua replica, che riportiamo nel presente servizio – che l’Asp non ha approvato i bilanci consuntivi relativi agli anni 2018/2019/2020/2021, né ha impresso parere favorevole ai documenti contabili recenti, il collegio sindacale ha comunque apprezzato il suo operato, elogiandone l’impegno.
Particolare, quest’ultimo (l’elogio, visto che la data di insediamento di Graziano è nota a tutti), non riportato nel nostro servizio giornalistico solo perché ormai noto, essendo stato strombazzato ai quattro venti, a mezzo stampa (sorvolando sul vero fatto di rilevante interesse pubblico: bilanci vecchi non approvati, e bilanci nuovi privi di parere positivo).
Ad ogni modo, per estrema correttezza, riportiamo integralmente la replica del dottore Graziano, stabilendo un contraddittorio necessario al lettore per avere contezza dei fatti.
Ecco quanto scrive: “Il Verbale 11 del Collegio Sindacale del 21/12/2022 avente ad oggetto correzione materiale verbale n. 10 del 19/12/2022, non è stato volutamente riportato nella sua interezza. Ed, infatti, il Collegio Sindacale, nel suindicato verbale n. 11, testualmente dichiara: “Il collegio, con riguardo al precedente verbale n. 10 del 19.12.2023, precisa che: 1) per effetto dell’adozione del modello di verbale per preventivo fornito dal sistema Pisa, sono state involontariamente incluse nel testo, considerazioni in merito alla attendibilità delle previsioni ed ai finanziamenti regionali (cfr. pagina 6 del citato verbale n. 10 del 19.12) rispetto ai quali, in realtà, il Collegio non si è pronunziato; 2) Il Collegio, in riferimento al Bilancio di Previsione anno 2023, esprime parere non favorevole, per come già evidenziato, per i precedenti bilanci, dal precedente Collegio. In modo particolare si rileva che l’Azienda risulta sprovvista dei Bilanci relativi agli esercizi 2018/2019/2020/2021. L’adozione dei predetti Bilanci, per come già evidenziato dal precedente Collegio, è inscindibilmente propedeutica e collegata alla sistemazione e/o rimodulazione di importanti poste di bilancio, in particolare quelle debitorie. Ciò a seguito del principio di continuità ed interdipendenza dei Bilanci d’esercizio che sancisce l’adozione dei Bilanci pregressi”
Ancora il Collegio Sindacale – rende noto Graziano – sottolinea che : “Tuttavia, appare del tutto apprezzabile e significativo l’operato della nuova Direzione aziendale, insediatasi nel mese di maggio ca., diretto all’esatta individuazione delle criticità dell’Ente in riferimento agli esercizi precedenti e, quindi all’approvazione ed adozione dei Bilanci stessi nonché all’esatta rimodulazione delle significative poste di bilancio che non permettono, allo stato e attribuire allo stesso le indispensabili ed obbligatorie caratteristiche previste dalle disposizioni legislative vigenti”.
Dunque, l’Asp è messa malissimo, ma che ci può fare Graziano se lui si è appena insediato? E’ questo il senso della sua replica.
Graziano aggiunge: “La mancata approvazione dei bilanci consuntivi relativi agli anni 2018/2019/2020/2021 –evidenzia – non è certamente riferibile alla gestione commissariale del sottoscritto, iniziata peraltro soltanto nel mese di maggio del 2022, ma alle gestioni commissariali precedenti e che è stato dato mandato agli Uffici competenti di estrapolare le risultanze contabili degli esercizi relativi ai predetti anni per esporle pedissequamente nei relativi bilanci, che ovviamente avranno soltanto natura ricognitiva della gestione contabile dei precedenti esercizi, con relativa responsabilità degli organi di gestione che si sono succeduti del tempo”.
Poi, ancora, in merito al suo operato, rispetto ai conti, aggiunge: “Questo Commissario, al fine di consentire una corretta gestione contabile dell’Azienda, ha dovuto procedere alla rimodulazione del bilancio preventivo 2022 che presentava una perdita di euro 24.219.000,00 provvedendo, tra l’altro, alla eliminazione dei debiti relativi al personale dipendente risalente agli anni 2017 e ante relativi a registrazioni effettuate per debiti non dovuti per euro 25.509.709,19 ed eliminazione di note di credito che non trovavano analoga corrispondenza nelle scritture contabili e che andavano a ridurre il debito in maniera forfettaria per euro 48.833.910,31. Alla fine di tale attività i saldi di bilancio corrispondono perfettamente ai saldi del partitario e, pertanto, diversamente alle previsioni in perdita formulate nel precedente bilancio preventivo relativo all’anno 2022 ed ai bilanci preventivi per gli anni 2021 e 2020 (anno 2021 perdita di euro 58.747.204,00, anno 2020 perdita di euro 61.086.476,00) il bilancio preventivo 2022 presenta, invece, una previsione di pareggio e pertanto è perfettamente congruo e coerente con i finanziamenti regionali nonché con le direttive impartite dalla autorità regionali e centrali, prevedendosi, altresì, con un bilancio consuntivo con un risultato positivo di gestione”.
E ancora: “Il bilancio di previsione è strumento indispensabile per il funzionamento dell’attività dell’Azienda Sanitaria in quanto consente la corretta imputazione dei costi nell’esercizio corrente (e deve essere redatto in conformità ai finanziamenti regionali corrisposti all’Azienda e per il quale non assumono rilevanza tecnica i bilanci consuntivi relativi agli esercizi precedenti”.
Dunque, in definitive Graziano tiene a sottolineare “l’impegno” della “gestione commissariale nell’adoperarsi alla eliminazione di criticità storiche che hanno comportato la mancata approvazione dei bilanci relativi agli anni 2018/2019/2020/2021, ben comprendendo che l’intrapreso “cambio di rotta” ha bisogno di necessari tempi tecnici in quanto riguarda anche tutta la organizzazione amministrativa dell’Azienda, ritenendo soltanto di svolgere le funzioni relative al proprio incarico commissariale con correttezza e professionalità”.
Guido Scarpino