COSENZA – La Cgil di Cosenza sollecita le istituzioni preposte a rendere le cedole librarie – così come è già avvenuto in molti altri Comuni – digitali, in modo tale da non far perde tempo a docenti e genitori.
«Ogni anno la storia si ripete», scrive Cgil. «Ma non bastano le rimostranze dei genitori né la sottoscrizione di petizioni che nel giro di poche ore hanno raccolto quasi mille firme, se i soggetti preposti, comune e librai nello specifico, non riescono a fornire una risposta, che sia una, alla quale far seguire impegni concreti».
La normativa prevede «l’assolvimento dell’obbligo di fornitura dei libri di testo nella scuola primaria da parte dei Comuni secondo modalità stabilite dalle leggi delle singole Regioni. La spesa per la fornitura dei libri nella scuola primaria è, quindi, a carico del Comune di residenza degli alunni ed avviene attraverso la consegna alle famiglie delle cedole librarie».
Ogni anno scolastico, però, «ancora il Comune di Cosenza stampa e consegna le cedole librarie cartacee alle scuole primarie del territorio, costringendo i docenti a compilarle tutte a mano e a consegnarle ai genitori, i quali, a loro volta, devono andare appositamente a scuola, magari prendendo un permesso al lavoro, per firmarle e andarle poi a consegnare ai librai per ritirare i libri».
I docenti delle scuole primarie di Cosenza «si ritrovano, così, a dover compilare a mano tutte le cedole librarie, sulle quali devono indicare i dati anagrafici di ogni alunno e il testo adottato: una cedola per ogni singolo alunno (da compilare nelle tre parti: la parte 1 da consegnare al Comune, la parte 2 da consegnare al genitore e la parte 3 da consegnare agli atti della scuola), moltiplicato per ciascun alunno per classe (in media 20 alunni per classe), moltiplicato per la quantità di libri in adozione e/o per le classi che ogni docente ha, traducendosi, di fatto, in una enorme mole di lavoro, peraltro non previsto dal CCNL».
E’ possibile che, si domanda il sindacato «nonostante la dematerializzazione dei documenti nelle pubbliche amministrazioni, ancora il Comune di Cosenza faccia pervenire alle scuole primarie le cedole librarie cartacee?».
Alcuni Comuni d’Italia «hanno già provveduto ad eliminare le cedole cartacee e a renderle digitali. In questo modo, molto più semplicemente e velocemente, le famiglie si recano nelle librerie e, tramite il codice fiscale del proprio figlio, scaricano la cedola libraria e ritirano i libri, senza più doversi recare a scuola per il ritiro delle stesse».
Dopo «ripetute sollecitazioni al Comune di Cosenza, il settore innovazione tecnologica sembrava fosse in procinto di rilasciare un sistema web-based di gestione delle cedole librarie per lo scorso a.s. 2022/2023, ma la mancata intesa con i librai e la carenza di personale negli uffici preposti, hanno, ancora una volta, rinviato a data da destinarsi la messa a disposizione di una piattaforma digitale in grado di rendere agevole e snello il sistema».
Peraltro, da qualche anno «le famiglie sono anche obbligate ad anticipare i soldi dei libri di testo potendo recuperare le somme solo a fine anno scolastico, solo ed esclusivamente consegnando le cedole ai librai. Questo significa che, coloro che riescono a conservare accuratamente le cedole cartacee fino a giugno, ottengono il rimborso, gli altri che dovessero averle perse, non ottengono il rimborso e perdono i soldi».
E’ evidente che «se le cedole librarie fossero digitali non potrebbero mai essere perse, in quanto sempre rintracciabili attraverso il codice fiscale del proprio figlio sulla piattaforma o applicazione del telefonino».
Infine: «Auspichiamo che il Comune di Cosenza, con la collaborazione dei librai del territorio, si attivi sin da subito al fine di garantire dal prossimo anno scolastico l’adozione di un sistema digitale sicuro, snello e trasparente che sollevi le scuole, i docenti e le famiglie da superflue ed inutili farraginosità».
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