PAOLA (Cs) – L’associazione culturale paolana “Liberisempre” replica stizzita alla presa di posizione dell’assessore comunale Pasqualino Filella in tema di pressione fiscale, con particolare riferimento alle bollette dell’acqua.
Secondo Liberisempre, infatti, il Comune deve restituire l’eccedenza accertata dalla precedente riscossione, rispetto a un errore certificato da Arera e per il quale l’Ente è stato multato.
Una vecchia battaglia, quella citata da Liberisempre, che in passato ha visto protagonista anche l’attuale sindaco Giovanni Politano – denuncia l’associazione – che oggi tace, né procede a quel rimborso.
«Dopo la favola del “Mulino Bianco” propinatoci dalla vicesindaca del comune di Paola – attacca in un comunicato Liberisempre – ecco l’ecumenico sermone dell’assessore fuscaldese il quale dispensa, con le mani in tasca, lezioni di rispetto, e redarguisce i paolani, a suo parere evasori.
Assessore Filella, lei non conosce Paola, la sua storia, le sue lotte civiche, i risultati ottenuti e crediamo che non conosca nemmeno gli atti.
Le tasse i paolani le vogliono pagare se le tariffe sono corrette, se sono applicate a immobili di proprietà e se vengono inviate e recapitate nei termini di legge.
Chiarito questo, la informiamo su alcuni aspetti della nostra città: la bollettazione e tariffazione dell’acqua».
Liberisempre ripercorre i fatti:
«Nel 2014 un’assemblea popolare, alla presenza di esperti del settore, decise di intraprendere una battaglia legale e civica contro la ingiustificata tariffazione delle bollette dell’acqua. Fu stilato un documento, a base della contestazione, firmato da oltre 1800 cittadini.
Il comitato appositamente costituito e denominato “di salute pubblica” ha redatto un puntiglioso esposto che inviò all’Autorita del gas della elettricità e dei sistemi idrici a Milano, il quale lo riscontrò positivamente.
La citata Autorità inviò negli uffici comunali di Paola un nucleo di polizia finanziaria che accertò, con apposita verifica, un importante illecito e intimò al comune di rivedere le tariffe dal 2012 in poi, sanzionando lo stesso per errata formazione delle tariffe.
L’attuale Sindaco era uno dei capipopolo che battagliava con noi per difendere i paolani. Ahinoi, le cose belle si dimenticano quando si sta dall’altra parte.
La battaglia continuò ed anche l’autorità regionale, Arera, invitò ed intimò il comune di Paola a formare le corrette tariffe dal 2012 in poi ed a restituire il maltolto ai paolani.
La precedente amministrazione incaricò un professionista esperto nella materia che confermò gli orrori nella formazione della tariffa dal 2012 in poi e le ricalcolò per come la legge prescrive. L’Arera, dal canto suo, intimò.
Nel novembre 2021 fu redatta una delibera di giunta dalla precedente amministrazione comunale, a seguito della specifica e puntigliosa consulenza, accertando un maggiore incasso per il comune di circa 700.000 euro con impegno di compensarlo al primo bilancio utile.
La compensazione nel primo bilancio utile doveva essere fatta da questa amministrazione che, puntualmente, a discapito dei paolani, non ha fatto né compensato nulla, disattendendo una delibera di giunta ancora oggi in essere.
In più, questa amministrazione ha inserito nella sua prima tariffazione un residuo di credito non incassato che noi riteniamo non inseribile nelle somme che formano la tariffa.
Tanti ma veramente tanti paolani hanno intrapreso la via legale con schiaccianti sconfitte a carico del Comune il quale oltre a non incassare ha dovuto pagare le spese legali.
Altro che qualche sparuta vittoria che tanto decantate.
Questa maggioranza, invece di mediare e confrontarsi, sostiene di fare ricorso alle numerosissime sentenze perse, giusto per aumentare le spese per il comune e comunque a discapito dei cittadini.
Assessore, lei che parla di argomenti dei quali disconosce la storia, si informi, si rivolga ad esperti, sia più prudente perché se oggi non lo abbiamo fatto è per rispetto alla nostra città di Paola, ma ci sono gli elementi per avviare un contenzioso giuridico/amministrativo/finanziario che causerebbero un importante danno nei conti pubblici a Paola.
La invitiamo, oltre a leggere le carte, a confrontarsi con i cittadini e verificare la legittimità delle bollette inviate.
Siamo disponibili a fornire esempi di bollette errate in modo che eviti di dare lezione a noi cittadini paolani. Rifletta concretamente prima di propinare ai cittadini i suoi “sermoni” tutto fumo e niente arrosto.
Sia umile e faccia un confronto con i tanti avvocati che hanno difeso con successo i paolani; inizi un nuovo percorso legittimo sulla bollettazione dell’acqua e vedrà che i paolani, che evidentemente lei conosce poco, sulle cose giuste ci sono e ci saranno.
Come al nostro solito, porgiamo anche un suggerimento per alleviare la questione bollettazione: faccia verificare le effettive superfici soggette a tassazione rispetto a quanto concesso e vedrà che consistenti depositi e servizi pubblici sono adibiti a vendita e parcheggi, adibiti a deposito con una minore spesa dei proprietari/gestori e un minore incasso per l’ente comunale.
Assessore, sia concreto nelle sue uscite e anche lei la smetta di prendere in giro, propinando bugie al popolo paolano», è l’analisi politica dell’associazione Liberisempre, trasmessa oggi agli organi di stampa.