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“Una mano sul cuore”: i risultati del progetto sociale della “Nuova Croce Azzurra” nelle Serre cosentine

Venerdì ore 17, Casa della Cultura, Cerisano. Programma di screening del rischio cardiovascolare svoltosi in tre territori comunali. Coinvolte le scuole

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CERISANO (Cs) – Si conclude domani, venerdì pomeriggio, a Cerisano, nella Casa della Cultura, il progetto “Una mano sul cuore”, promosso dalla “Nuova Croce azzurra”.
Alle 17 saranno resi noti i risultati di una lodevole iniziativa sociale.
Presenti i sindaci di Cerisano (Lucio Di Gioia), Marano Principato (Giuseppe Salerno) e Carolei (Francesco Iannucci).
Con la partecipazione di Sandro Ganzino, responsabile centro informazione Irc e Francesco Gallicchio, direttore cardiologo dell’Asp Cosenza.
Maurizia Chiappetta, presidente della Nuova Croce Azzurra, introdurrà i lavori.
Cos’è il progetto “Una mano sul cuore”?
Ha avuto l’obiettivo di promuovere e tutelare la salute della popolazione ed ha inteso realizzare tale obiettivo in due modi: organizzando un programma di screening del rischio cardiovascolare finalizzato alla prevenzione attiva in parte della popolazione adulta dei tre territori comunali di Carolei, Cerisano e Marano Principato e diffondendo (in linea con le novità introdotte dalla legge 116 del 4 agosto 2021) l’installazione dei Dae automatici e semiautomatici sul territorio di riferimento e le nozioni base per il suo utilizzo da parte dei cittadini, secondo il motto “anche tu puoi salvare una vita”!
Grazie ad un finanziamento della Regione Calabria con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Fondi ADP 2019, 2020 e 2021) l’attività di screening è stata condotta nelle piazze dei comuni.
Cinque eventi informativo/pratici sul primo soccorso e sull’utilizzo dei defibrillatori automatici realizzati nei territori comunali di Carolei, Cerisano e Marano, per il Progetto “Una Mano sul cuore”, di cui tre nelle rispettive piazze rivolte ai cittadini e due specifiche negli Istituti comprensivi di Carolei e Cerisano-Marano Principato rivolte ai ragazzi delle scuole primarie di secondo grado.
Perché attività di addestramento al primo soccorso?
la legge 116 del 04/08/2021 che contiene disposizioni in merito all’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici ed automatici e mira a favorire la progressiva diffusione e utilizzazione dei dae esterni, ha introdotto modifiche alla legge 120/2001, disponendo che, in assenza di personale sanitario o non sanitario formato (gli unici autorizzati ad utilizzare tali strumentazioni), nei casi di sospetto arresto cardiaco è comunque consentito l’uso dei defibrillatori automatici e semiautomatici anche ad una persona non in possesso di adeguata formazione.
Per tale motivo è importante fornire al maggior numero di cittadini una informativa di base, che non sostituisce la specifica formazione nelle attività di rianimazione cardio-polmonare prevista dalla normativa, ma che consente a chiunque conosca tali informazioni di intervenire, nell’attesa dei soccorsi sanitari, in caso di arresto cardiaco.
Grazie al supporto dell’esperto Sandro Ganzino, istruttore di soccorso in emergenza è stata fornita una informativa sulle manovre di primo soccorso e sull’utilizzo dei DAE utilizzando materiale didattico snello, pratico e immediato finalizzato a indicare “come salvare una vita” mettendo in atto la cosiddetta “catena della sopravvivenza” in 5 passi, ovvero:
  • riconoscere un arresto cardiaco;
  • allertare i servizi di emergenza medica;
  • iniziare le compressioni toraciche, recuperare un DAE nelle vicinanze;
  • imparare come eseguire una RCP (rianimazione cardiopolmonare). 
Le attività, sono state non solo di tipo informativo ma anche dimostrativo pratico, con l’ausilio di strumentazione specifica, in particolare manichini (adulto e bambino) per il training sui quali sono state effettuare prove e simulazioni.
Particolarmente emozionante l’attività realizzata nelle scuole.
I ragazzi, circa 150, suddivisi in piccoli gruppi, seguiti da Ganzino e dai volontari della Nuova Croce Azzurra che supportono il Suem 118 di Cosenza, hanno potuto cimentarsi con i manichini per il training ed a ritmo di musica hanno simulato su piccoli cuori di stoffa le compressioni toraciche e la rianimazione cardiopolmonare.