CATANZARO – L’assessore alla pubblica istruzione, Nunzio Belcaro: «Dispiace constatare come, per l’ennesima volta, dalla dirigenza dell’Istituto comprensivo Vivaldi si alzino dei muri nei confronti dell’Amministrazione comunale, scaricando completamente ogni responsabilità e adempimento sull’ente e alimentando un clima di tensione anche tra le famiglie».
Nello specifico caso dell’erogazione del servizio mensa nel plesso Porto, occorre ricordare che «lo stesso edificio non dispone di un refettorio adeguato e sufficiente a rispondere ai crescenti bisogni dei bambini della scuola dell’infanzia e della primaria a tempo pieno».
Per tale motivo «la scelta di far consumare i pasti nelle proprie classi, abitudine che era diventata una necessità in tempi di covid, è tuttora proseguita al plesso Porto in base ad una deroga concessa con il nulla osta dell’Asp di Catanzaro».
Quello dell’edificio del quartiere marinaro «non è l’unico caso del genere, ci sono altre scuole in città che non hanno attualmente spazi attrezzati dove poter prendere i pasti in comune. Al plesso Porto è stata individuata una possibile area interna da adibire a refettorio, grazie ad uno studio di fattibilità che ha determinato le giuste soluzioni tecniche da mettere in campo».
Per realizzare i lavori «servono adeguate risorse che l’amministrazione si sta impegnando a reperire. In ogni caso convertire uno spazio in refettorio comporta tempistiche importanti, così che qualsivoglia intervento dovrà essere programmato in ragione dei sacrifici necessari. Da parte nostra, posso garantire e ribadire che il Comune è a pieno servizio della scuola, come dimostrano gli arredi acquistati per diverse migliaia di euro, i frequenti interventi di manutenzione, l’opera di efficientamento energetico che riguarda anche gli altri plessi dell’IC Vivaldi. Rammarica il fatto che, dalla parte della dirigente, non si riscontra mai la medesima disponibilità e responsabilità, ne è prova quando si è trattato di concedere la palestra scolastica per attività pomeridiane o anche nell’accogliere i nostri inviti a partecipare a progetti messi in campo dall’amministrazione sul fronte culturale e didattico».
Il mondo della scuola «dovrebbe essere, in primis, un esempio dell’importanza del lavorare insieme facendo comunità. L’auspicio per il nuovo anno è che questo spirito venga pienamente recepito e condiviso da tutti».