Il sindaco Giovanni Politano

PAOLA (Cs) – Il direttivo dell’associazione paolana Liberisempre prende posizione con una nota stampa di analisi politica e amministrativa sia contro la maggioranza e la giunta del sindaco Giovanni Politano e sia contro le forze della minoranza consiliare paolana.

All’opposizione, in particolare, viene contestata inerzia nell’azione di controllo e denuncia dell’attività amministrativa.

Ecco di seguito la nota di Liberisempre:

«Nella nostra città la bugia impera con preoccupante cadenza e tempismo. Tra l’altro si compiono azioni che non hanno trasparenza e moralità politica.

L’amministrazione comunale paolana continua a raccontare favole al popolo amministrato dispensando silenzi (ineducati amministrativamente), ma anche banali e ipocriti comunicati.

All’assessore Logatto, che ha giustamente messo le mani sulla questione patrimonio, storicamente messo da parte, chiediamo: ma nei citati beni comunali sono inserite anche strade e stradelle?

Ci piacerebbe sapere di una delle più antiche strade pedonali di Paola che partiva dalla parte alta fino al mare e risponde al nome di via Telegrafo: é nel patrimonio comunale? Se lo é, perché è ora inaccessibile e chiusa?

Siamo sicuri che l’assessore farà una verifica e darà alla città una risposta esauriente perché i beni comunali vanno tutelati, salvaguardati e protetti, in primis da chi amministra la città. Altra favola.

Abbiamo apprezzato il progetto innovativo e futuristico del controllo e raccolta delle acque, ma la situazione attuale è di assoluto caos: come verrà gestita?

Ci riferiamo: al lungomare, dove c’è una condotta “premente”, maleodorante tutto l’anno, che si intasa spesso e volentieri;

a Via dei Minimi, dove l’acqua piovana propria e di parte di Sant’Agata soprana si convoglia direttamente nel fiume San Francesco per andare a mare, senza tutele e dispositivi per evitare l’inquinamento;

a Sant’Agata, dove i tombini debordano e allagamenti si registrano a ogni pioggia;

alla Marina, nella quale sono stati abbattuti alberi che, a loro errato parere, ostacolavano le reti, ma dopo l’osceno abbattimento, alla prima pioggia la situazione è peggiorata;

alle Colonne, dove le condutture non sono fluide e i pozzetti intasati.

Tutte queste situazioni in vari punti della città dopo 5 minuti di pioggia fanno ensondare i tombini, creando danni e pericoli e le poche vasche di prima pioggia, previste per legge, di altezza molto contenuta, dopo 8 minuti di precipitazioni sono stracolmi ed esondano.

Queste situazioni, e tante altre, come vengono trattate nel futuristico ed innovativo progetto?

Il torrente Fiumarella è esente da scarichi abusivi o bypass sospetti?

Ed il verde melma che compare dopo le ore 11.00 in piena estate come lo si tratta?

E per concludere: le favole propinateci da questa amministrazione (tutta chiacchiere e propaganda)? Il nuovo strabiliante, innovativo ed europeo sito del comune.

Ci sarà posto per pubblicare tutte le determine dell’ufficio tecnico? Sarà al passo con l’efficienza di tale ufficio, pubblicandole in tempi rapidi e non dopo 6/8 mesi?

Ci saranno tutti, ma tutti gli atti emanati?

Amministratori del comune di Paola, a noi interessa poco se non rispondete ad un comitato o associazione civica perché è evidente che vi manca il rispetto verso il civismo, l’educazione istituzionale e la sensibilità.

A noi interessa che la gente sappia come stanno le cose e soprattutto che capisca cosa avviene realmente a Paola, chiarendo dubbi e incertezze.

Per il resto, fate uno sforzo, scendete dalla nuvoletta della fiaba del “Mulino Bianco” e operate concretamente a tappare le buche, a rimuovere i pericoli, a tenere pulita la città, a tutelarla, ad arginare l’inquinamento, a dare buoni esempi e a governare Paola, rendendo la qualità della vita accettabile, evitando commedie, sceneggiate e sermoni.

Tutto questo diventa possibile in assenza di una minoranza inesistente e inconcludente che non riesce a proferire parola e lascia a noi che, come loro, conosciamo fatti e problemi, a dire alla città la verità.

Loro non sono nelle condizioni di farlo. Noi sì che, a differenza di loro, siamo uomini e donne “liberi sempre”».