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Covid, per l’Fbi la fuga del virus dal laboratorio cinese è una tesi “probabile”

La Cina, ha aggiunto, «sollecita gli Stati Uniti a rispettare la scienza e i fatti, a smettere di politicizzare la questione dell'origine del coronavirus, a smettere di interferire e danneggiare la solidarietà della comunità internazionale nella lotta alla pandemia e la cooperazione scientifica globale nella tracciabilità»

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Sull’origine del Covid l’ipotesi “più probabile” sarebbe la fuga del virus da un laboratorio di Stato cinese. Lo ha detto il direttore dell’Fbi in un’intervista a Fox News. Pechino replica: “La Cina si oppone fermamente a qualsiasi forma di manipolazione politica”.

«L’Fbi ha valutato ormai da tempo che la pandemia abbia avuto origine molto probabilmente da un incidente di laboratorio», ha detto il funzionario. Come sottolineato dalla stampa statunitense, le parole di Wray costituiscono la prima conferma pubblica della posizione dell’Fbi in merito all’origine del Covid.

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha evitato di assumere una posizione ufficiale in proposito, nonostante la recente divulgazione di un rapporto del dipartimento dell’Energia che esprime la stessa posizione dell’Fbi. All’inizio di questa settimana l’ambasciatore statunitense a Pechino, Nicholas Burns, ha però sollecitato la Cina a essere “più onesta” in merito alle cause della pandemia e a quanto accaduto a Wuhan alla fine del 2019.

Pechino ha risposto alle dichiarazioni dell’agenzia accusando gli Stati Uniti. «La Cina si oppone fermamente a qualsiasi forma di manipolazione politica sulla base della tracciabilità dell’origine» del virus, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, puntando il dito contro le agenzie di intelligence statunitense le cui conclusioni “non hanno alcuna credibilità“.

La Cina, ha aggiunto, “sollecita gli Stati Uniti a rispettare la scienza e i fatti, a smettere di politicizzare la questione dell’origine del coronavirus, a smettere di interferire e danneggiare la solidarietà della comunità internazionale nella lotta alla pandemia e la cooperazione scientifica globale nella tracciabilità”.