CORIGLIANO ROSSANO (Cs) – Nel tardo pomeriggio di ieri una accorata richiesta di aiuto arrivata sul «112» ha evitato che una situazione di sopraffazione potesse degenerare in reati ben più gravi.
Il teatro degli eventi è risultato essere un condominio ubicato nella località Fabrizio di Corigliano Calabro, dove un giovane disoccupato stava scaricando la propria rabbia nei confronti della madre per costringerla a dargli quei soldi che lui pretendeva ma che la donna non era nelle condizioni di concedergli.
In tale ambito i militari della sezione radiomobile del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Corigliano Rossano, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal procuratore capo Alessandro D’Alessio, hanno arrestato un pregiudicato 35enne del posto, già noto alle forze dell’ordine e non nuovo a violazioni penali di questo genere.
La rapida sequenza iniziata con la richiesta di soldi, proseguita con l’arrivo sotto casa della madre, nonostante la misura del divieto di avvicinamento alla donna – disposta dal GIP di Castrovillari per una situazione sovrapponibile veri
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Compresa la delicatezza di quanto stava accadendo, è stata inviata sul posto una pattuglia della Sezione Radiomobile, che ha raggiunto l’abitazione segnalata in pochissimi minuti.
Una volta all’interno il compito dei militari è stato più arduo del previsto, poiché i componenti dell’equipaggio hanno dovuto confrontarsi con l’atteggiamento aggressivo dell’uomo, che ha adottato una ferma resistenza fisica.
Dopo aver raccolto degli indizi di colpevolezza convergenti per le ipotesi di reato ravvisabili, il soggetto indiziato è stato arrestato ed associato alla casa circondariale di Castrovillari, dove rimarrà a disposizione dei Magistrati della Procura di quello stesso centro.
La misura adottata dimostra come continui a rimanere alta l’attenzione del Carabinieri del Reparto Territoriale e della Procura della Repubblica di Castrovillari nel contrasto alle violenze domestiche, tristemente attuate verso le categorie più vulnerabili.