CATANZARO – Il sindaco Nicola Fiorita e il vicesindaco Giusy Iemma chiariscono alcuni aspetti del Psc al già Ordinario di Urbanistica, Mediterranea di Reggio Calabria, Maria Adele Teti.
«Ogni contributo che arriva da tecnici e professionisti di cui è ricca la città va accolto sempre nella direzione di stimolare il dibattito pubblico e orientare le scelte della politica».
In tal senso, «l’appunto espresso da Maria Adele Teti in merito al Psc racchiude tutta la passione e l’esperienza acquisita nell’argomento e di cui l’amministrazione non può che giovarsi».
Tuttavia, «riteniamo che la sua riflessione non sia coerente con la visione di città che il documento preliminare del Psc, approvato dal Consiglio comunale, contiene al suo interno. Questa amministrazione, integrando le linee di indirizzo lasciate in eredità dalla precedente sindacatura, ha inteso dare un più forte imprinting sul fronte della rigenerazione urbana e del recupero identitario e funzionale di ogni singolo quartiere».
Un’attenzione particolare è stata rivolta «per zone come Germaneto e Giovino, su cui la prof.ssa Teti riserva i suoi maggiori dubbi, ma che noi abbiamo inteso regolamentare andando incontro alle indicazioni pervenute dai progettisti e con riguardo ai mutamenti degli assetti urbanistici sopraggiunti negli ultimi anni».
E’ un processo complesso che l’amministrazione «ha avviato in un costante dialogo con le forze sociali e i rappresentanti delle categorie, proprio per assicurare un’ampia condivisione e l’assunzione di scelte che, rispetto a quanto avvenuto in passato, sappiano frenare uno sviluppo disarticolato della città e orientare le possibili vocazioni future».
Forse questa visione «non è stata pienamente recepita da Maria Adele Teti, a cui ribadiamo l’assoluta disponibilità, che nutriamo verso tutti, nel lasciare la porta aperta a qualsiasi confronto basato sui contenuti del documento preliminare».
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