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Recupero evasione fiscale, luminarie natalizie, mancata assunzione vigili urbani a Paola: “Liberisempre” a Valanga

L'associazione preannuncia la battaglia legale per difendere i cittadini e un esposto alla Corte dei Conti: «Delibera deplorevole, scandalosa e antidemocratica»

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Il complesso Sant'Agostino

PAOLA (Cs) – Mancate risposte ai quesiti, recupero evasione fiscale, luminarie natalizie, mancata assunzione dei vigili urbani, scarsa trasparenza amministrativa.

Questi ed altri sono i quesiti contenuti in una pepata nota stampa dell’associazione politica e culturale Liberisempre di Paola, che contesta in particolare la «pratica da podestà» messa in atto per recuperare l’evasione fiscale.

Ma andiamo con ordine.

LE MANCATE RISPOSTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

«Quando una persona decide di candidarsi a Sindaco di una città bisognerebbe avere la consapevolezza di conoscere a fondo cosa voglia dire fare il Sindaco: limiti, competenze, diritti e doveri del rappresentante dei cittadini.

Domande, dubbi, perplessità e chiarimenti poste non a un semplice cittadino, ma a un Sindaco, dovrebbero avere risposte; un amministratore ha infatti il dovere istituzionale di rispondere ai quesiti posti.

Se non si risponde, a livello politico/amministrativo si è ineducati e irrispettosi verso il ruolo che si ricopre. La favoletta di non rispondere per non dare importanza a chi pone le domande é antica, scaduta e di bassissimo profilo.

Stiamo pertanto valutando di portare le nostre perplessità e i nostri dubbi nelle sedi di autorità e istituzioni competenti perché riteniamo che i cittadini debbano avere chiari i percorsi amministrativi seguiti e le scelte effettuate».

SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEL COMUNE DI PAOLA

«Vogliamo tornare alla questione economico-finanziaria del Comune di Paola.

Vogliamo elogiare l’assessore al ramo perché, dopo i nostri rilievi, ha iniziato ad assumere un atteggiamento rispettoso verso i cittadini, non parlando più con le mani in tasca.

V’è da dire, tuttavia, che lui e il sindaco ancora continuano a frequentare il paese del Mulino Bianco.

La loro contraddittorietà è palese: qualche giorno prima, in consiglio comunale, a maggioranza, hanno avviato un riequilibrio finanziario dell’ente o predissesto per oltre 12 milioni e dopo qualche giorno, attraverso la singolare interpretazione di una norma, hanno speso decine e decine di migliaia di euro per la pur bella illuminazione natalizia».

OLTRE 40 MILA EURO PER LE LUMINARIE DI NATALE

«Qualche uccellino parla di 42 mila euro (oltre iva spesi). Ripetiamo: era bella, ma noi ne avremmo fatto a meno, a fronte delle difficoltà di tante famiglie paolane e di una marea di debiti pubblici che i cittadini dovranno pagare.

Ma anche in questo caso, dopo tanti giorni, tutto tace, nessuna determina all’albo pretorio, che sottende una cattiva interpretazione della trasparenza amministrativa».

RECUPERO DELL’EVASIONE FISCALE

«É stato annunciato nell’ultimo consiglio comunale, sempre dall’assessore al ramo, un regolamento per porre rimedio alle bollette non pagate. E’ stata infatti approvata da questa amministrazione una delibera di giunta, la n. 175 del 5/12/23, che ripercorre metodi antidemocratici e fascisti di lontana memoria per riscuotere discutibili ed errate tasse comunali.

Una pratica da podestà. Uno schiaffo ai ceti medio abbienti. Uno sfregio verso chi versa in difficoltà economiche e finanziarie. Una chiara operazione di annientamento della povertà. Un’azione che relega le famiglie in difficoltà alla impossibilità di vivere.

Da lei, sindaco, che sui palchi si vantava di avere incontrato Bersani di Sinistra italiana, non ce lo saremo mai aspettati».

LA BATTAGLIA LEGALE CONTRO IL RECUPERO DELLE SOMME

«Noi, come Associazione Civica, abbiamo preso contatti con alcuni legali paolani con i quali alla prima applicazione di queste norme e invio di bollette prescritte o con tariffe errate tuteleremo i cittadini da imposizioni dittatoriali che non hanno nulla di legittimo.

Far quadrare i bilanci comunali con tariffe accertate essere inesatte sulle spalle dei cittadini, con l’aggravio delle spese per la pubblica amministrazione, é una pratica deplorevole, scandalosa e antidemocratica».

UN ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI

«Stiamo valutando, nella nostra posizione civica di unico contrasto a questa disamministrazione, la possibilità di ricorrere alla Corte dei Conti per le riscossioni prescritte, per le tariffazioni sbagliate dal 2012, per l’accanimento giudiziario perdente contro i cittadini e di conseguenza per i bilanci che si prestano a dubbi e perplessità a causa di entrate dubbie e mancate restituzioni di 700mila euro verso i cittadini deliberate e mai onorate».

«PAOLA STA MORENDO»

«Sindaco e assessore, lasciate la città del Mulino Bianco e scendete nella nostra città, vi renderete conto che Paola sta morendo.

Le attività commerciali e imprenditoriali chiudono, le vie sono desolate e desolanti per la mancanza di attività e cittadini.

I giovani e meno giovani paolani la sera e nei fine settimana si recano nei paesi limitrofi per mancanza di attrattiva nella nostra città. Altro che città piena di gente e viva. Altro che nuova era. Altro che segnali positivi. Altro che traffico impazzito a causa della gente: il traffico impazzisce per mancanza di vigili, destinati ad altri servizi, e inosservanza delle regole nei parcheggi e soste».

«CONCORSO VIGILI URBANI, NON ASSUMONO I VINCITORI PER RIVALSA»

«Perché, Sindaco, non dà seguito al concorso dei vigili e assume quanti ne erano stati previsti?

Lei a questo non risponderà mai e noi abbiamo il forte dubbio che c’è solo un motivo: lo fate per rivalsa.

Con la politica della rivalsa, che lei al nostro fianco ha combattuto 10 anni fa, e oggi stranamente ripropone, non andrà da nessuna parte e la città oggi in agonia la ricorderà come il peggior sindaco della storia paolana.

E’ di tale sfregio, accanimento e violazione della privacy verso i cittadini, che dovrebbe vedere vigile l’opposizione, che si urta sulle nostre considerazioni, dichiarandosi libera. Una opposizione che continua ad essere latitante ed inutile, non svolgendo il ruolo di controllo che una opposizione assembleare in democrazia dovrebbe svolgere all’unisono», conclude l’associazione Liberisempre.