PAOLA (Cs) – Alla base dell’arresto per tentato omicidio di Andrea Andreoli, 18enne cetrarese, soprannominato “Berlusconi”, ai danni di V.I., vi sono futili motivi: l’interesse per una ragazza, fidanzata con un altro giovane, da parte dell’aggressore (https://www.calabriainchieste.it/2024/01/16/accoltello-un-ragazzo-fuori-da-un-locale-di-belvedere-arrestato-un-18enne-di-cetraro/).
Il 18enne, secondo quanto emerge dalle indagini e da diverse testimonianze, assieme ad altri suoi coetanei, tutti cetraresi, avrebbe preso di mira il fidanzato della donna ed i suoi amici, provocandoli durante tutta la serata danzante presso una nota discoteca del tirreno cosentino.
L’aggressione, alla fine, è stata inevitabile.
Il giovane che ha riportato la peggio, accoltellato in modo spietato dal 18enne, sempre secondo le accuse, si sarebbe messo in mezzo per sedare gli animi, ossia per dividere l’attuale arrestato dalla vittima: il fidanzato della ragazza che era stato aggredito da Andreoli.
Gli stessi buttafuori del locale, secondo gli atti, non solo non avrebbero fermato l’aggressore, mentre prendeva a pugni l’altro ragazzino, quanto avrebbero finanche minacciato il gruppetto di ragazzi presi di mira dalla banda cetrarese perché si erano permessi di «litigare con Andreoli», ossia non avevano abbassato la testa rispetto a provocazioni e offese.
Un contesto sociale degradato, quello in cui sono maturati i fatti, che sarà meglio chiarito nei prossimi giorni.
Già domani è fissato l’interrogatorio di garanzia per il 18enne, che ha agito con particolare crudeltà, avendo accoltellato – secondo la tesi degli inquirenti – la vittima al capo, al torace e all’addome con l’intento di ucciderlo, e che ciò non sarebbe accaduto solo perché l’aggredito è riuscito a schivare i colpi, restando comunque gravemente ferito.
Molti i soggetti reticenti, tra le persone sentite a sommarie informazioni, ma c’è anche chi ha parlato e raccontato i fatti con coraggio e onestà, nonostante la giovane età.
E’ quest’ultima la Cetraro che tutti vorrebbero.
