CATANZARO – Autonomia differenziata, insorgono i politici locali (e non solo). La consigliera comunale, Igea Caviano e il presidente del Consiglio Comunale Gianmichele Bosco, soddisfatti per la presa di posizione del sindaco, Nicola Fiorita.
«Fa enormemente piacere vedere la firma del sindaco Nicola Fiorita in cima a un lunga sequenza di firme di primi cittadini del Mezzogiorno che, come lui, si schierano contro il progetto di autonomia differenziata, attualmente all’esame del Senato», scrive Caviano.
«Credo che la nostra città debba sentirsi orgogliosa di trovarsi in prima linea a contrastare un provvedimento che, se approvato, segnerebbe definitivamente la frantumazione del Paese con l’ulteriore allontanamento delle aree più deboli e bisognose rispetto a quelle più forti».
Infine: «Oggi pomeriggio, dalla sala Concerti di Palazzo De Nobili, anche Catanzaro si unirà virtualmente a tante altre città italiane per trasformarsi in una piazza di discussione e ribadire così il No all’autonomia differenziata. È il momento di unirci e far sentire la nostra voce più forte che mai, in difesa dell’unità nazionale messa a rischio».
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Consiglio Comunale, Gianmichele Bosco
«Il disegno di legge sull’autonomia differenziata è motivo di forte preoccupazione per il Paese e per il Mezzogiorno in particolare. È vero che essa è una previsione contenuta nella nostra Carta Costituzionale ma lo è in quanto semplice possibilità, mentre restano ineludibili e vincolanti i princìpi ai quali, quella stessa possibilità, se attivata, deve necessariamente attenersi. Attualmente, questo non sta avvenendo e la forte preoccupazione che si registra è determinata proprio dal pericolo che un’autonomia differenziata che non metta tutti i territori nelle medesime condizioni di partenza è solo un modo per accentuare le distanze tra le aree più forti del Paese e quelle più deboli».
Con questa autonomia differenziata, «non c’è alcuna garanzia che il Sud possa continuare ad ambire a una uguaglianza sostanziale in termini di diritti, servizi e quant’altro ancora difetta, tenendolo distante dal resto della Nazione. Generazioni di italiani sono cresciuti nello spirito dell’Unità, della solidarietà, della necessità che nessuno resti indietro. Tutto questo oggi è a rischio e quindi va difeso con tutti i mezzi che la democrazia mette a disposizione. L’iniziativa di oggi pomeriggio a Palazzo De Nobili è uno di questi. Tante piazze d’Italia, mentre il Senato discute il disegno di legge, saranno virtualmente collegate per far sentire all’unisono la loro voce contraria alla separazione irreparabile del Paese».
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