Nei mesi passati la vasta comunità dei residenti aveva preso parte alle assemblee convocate dall’Amministrazione comunale reggina per illustrare e condividere i contenuti del progetto, che ha l’obiettivo di migliorare il decoro urbano e i servizi per il quartiere. Un percorso partecipativo di confronto e di dialogo con la comunità dei residenti inaugurato già qualche anno fa dal sindaco Giuseppe Falcomatà e proseguito nel tempo attraverso una serie di assemblee pubbliche.
Il progetto, finanziato alla linea ministeriale “rigenerazione urbana”, prevede una serie di interventi di riqualificazione dell’area. A cominciare dalla pavimentazione del complesso, che sarà completamente sostituita, così come tutte le aree comuni, prevedendo la sistemazione e la creazione di nuovi spazi a verde, aree ludiche, spazi per lo sport all’aperto, un campo da gioco polivalente, un campo da bocce, un’area giochi per bambini, la riqualificazione dell’anfiteatro, che sarà anche destinato ad attività teatrali o al cinema all’aperto, oltre ad un sistema per una migliore regimentazione delle acque piovane ed infine la realizzazione un impianto di videosorveglianza che aumenterà la sicurezza di tutto il quartiere.
«La rigenerazione urbana per il quartiere di Vico Neforo – ha chiarito il sindaco Falcomatà – è stata partecipata insieme ai residenti. Un progetto condiviso insieme a loro e che nasce proprio dopo diverse assemblee che sono state fatte dopo qui, fra le palazzine degli alloggi popolari».
«Il progetto vede la luce grazie a un investimento di circa due milioni di euro – ha concluso il primo cittadino – il cronoprogramma prevede un ciclo di lavori di circa dodici mesi che seguiremo settimanalmente, insieme ai residenti che sono stati i veri protagonisti della realizzazione di questo intervento».
«Quello di Vico Neforo a San Brunello è uno dei complessi di edilizia popolare più belli ed importanti della nostra città. E non mi riferisco solo all’aspetto architettonico, o al fatto che ci vivono centinaia di famiglie, ma al senso di comunità e di appartenenza che si è generato tra i cittadini che ci abitano. E’ sempre un piacere tornare a discutere con loro. Soprattutto quando si concretizzano i frutti di questa condivisione».
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«Oggi abbiamo avviato la riqualificazione di questo storico complesso. E la cosa più bella è che in questi anni, durante il periodo della progettazione, abbiamo scelto insieme cosa fare e dove. Sarà riqualificata tutta la pavimentazione delle aree esterne, sarà sistemato il campetto da calcio, l’anfiteatro e gli spazi comuni, sarà creata un’area giochi, un campo da bocce ed infine un impianto di videosorveglianza. Da oggi, seguiremo insieme il cantiere, ma so già che quando i lavori saranno ultimati, saranno proprio i cittadini a prendersi cura di ogni singola mattonella di quel parco. Perché sono stati loro a sceglierla. E’ questo il senso del bene comune, ed è proprio vero che l’ascolto è la fase più importante della progettazione».