ROMA – La Corte di Appello di Roma ha confermato la condanna a quattordici anni di carcere nei confronti dello zio orco a processo per pedofilia nei confronti delle sue due nipotine.
Giovedì 18 gennaio è stata celebrata l’udienza, che ha confermato quanto già stabilito in sede di abbreviato a maggio 2023, ossia una condanna a quattordici anni di reclusione. Oltre alla condanna l’uomo ha ricevuto l’interdizione dai pubblici uffici e non potrà più svolgere ruoli di educatore né stare a contatto con i minori.
Palpeggiamenti nelle parti intime
Come ricostruito in sede d’indagine e riportato in aula, l’uomo è accusato di aver abusato sessualmente delle nipotine quando sua sorella gliele lasciava. Abusi che sono andati avanti per otto anni, dal 2014 al 2022, fino a quando la mamma delle piccole non lo ha scoperto e lo ha denunciato. Dopo il racconto della nipote più piccola, sono partite le indagini che hanno portato lo zio in tribunale.
Secondo quanto ricostruito l’uomo, quando le nipotine sbagliavano le tabelline, per punizione le costringeva a mettergli le mani nelle mutande e a toccargli le parti intime, alla bambina più grande la palpeggiava anche sul seno dicendole “ti voglio sposare, facciamo un figlio”. Tutti comportamenti che le bambine hanno descritto durante l’incidente probatorio alla presenza dello psicologo.
L’uomo ha confessato gli abusi dicendo di essere posseduto
L’uomo, arrestato, ha confessato le accuse a proprio carico, confermando di aver compiuto gli abusi, ma assistito dal suo avvocato difensore, ha provato a discolparsi durante un interrogatorio dicendo: “Eero posseduto da Satana. Era come se fossi un’altra persona, avrei dovuto ammettere la mia pazzia anni fa”. Ora si attende la conclusione del processo.