ROMA – In risposta alle critiche provenienti dalla deputazione di matrice grillina, il senatore Ernesto Rapani ha non solo difeso l’operato del Governo Meloni, ma ha anche sottolineato la «gestione fallimentare» del precedente governo Conte.
Rapani ha esordito sottolineando le azioni concrete messe in atto per il Sud e, in particolare, per la Calabria.
«Non è mia intenzione fare l’elenco della spesa», ha dichiarato Rapani, «ma ciò che stiamo facendo è sotto gli occhi di tutti».
Tuttavia, ha ribadito la sua disponibilità a un confronto pubblico sull’argomento «a condizione – puntualizza – che si partecipi solo dopo aver studiato il provvedimento in esame, non dopo averlo semplicemente letto, e non con chi parla solo per partito preso».
L’invito è quindi ad esaminare attentamente il provvedimento relativo all’autonomia differenziata sulla cui approvazione il Senato, che ha già votato gli emendamenti, è chiamato ad esprimersi martedì prossimo.
Il senatore ha approfittato dell’occasione per chiarire alcuni punti che sembrano essere sfuggiti agli esponenti M5s.
Ha ricordato «i 3 miliardi destinati a un tratto della ss.106, sei volte superiori ai 500 milioni previsti e mai vincolati nel passato dal governo Conte.
Ha evidenziato i 12 milioni destinati alla Regione per opere pubbliche, i 500 milioni per il dissesto idrogeologico e i recenti 19 milioni per i danni delle alluvioni, criticando implicitamente la gestione precedente».
Il parlamentare ha voluto mettere in luce gli obiettivi della quinta rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rimarcando che «la gestione fallimentare del governo Conte ha lasciato una serie di problemi che ora vengono affrontati con decisione».
«L’incasso della quinta rata – spiega Rapani – la cui destinazione è già stata definita, ci darà la possibilità di procedere ad iniziative di estrema importanza, quali l’aggiudicazione degli appalti nel settore idrico, l’elettrificazione della linea ferroviaria nel Mezzogiorno e la tratta ferroviaria Salerno-Reggio Calabria».
In tema di pubblica istruzione, infine, Rapani ha annunciato l’entrata in vigore della riforma dell’organizzazione del sistema scolastico, insieme all’aggiudicazione degli appalti per la realizzazione dei nuovi plessi.
«Queste azioni concrete – conclude – rappresentano una netta discontinuità rispetto alla gestione precedente».