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La tradizionale Festa dei Giornalisti calabresi al Santuario di San Francesco di Paola

Il presidente Giuseppe Soluri: «La legge che è in discussione toglie spazi all’informazione»

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PAOLA (Cs) – Si è svolta domenica mattina 21 gennaio, presso il Santuario San francesco di Paola, la tradizione Festa dei giornalisti che hanno in San Francesco di Sales il loro patrono.

Un evento promosso dal Circolo dei Giornalisti del Tirreno con il patrocinio dell’Ordine regionale dei giornalisti della Calabria.

Padre Francesco Maria Trebisonda correttore provinciale dei Frati ricordando la figura di S. Francesco di Sales. Minimi di S. Francesco, nonché giornalista, ha officiato la santa messa.

Presenti all’evento il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, il presidente del Circolo della stampa del Tirreno cosentino Luciano Conte, la vicesindaco del Comune di Paola, Maria Pia Serranòil sindaco di S. Lucido Cosimo De Tommaso e i giornalisti del comprensorio.

È stata l’occasione per fare il punto sulla professione del giornalista la cui libertà è oggi minacciata da una legge che vuole limitare la sua espressione.

E proprio di questo ha parlato il presidente Soluri: «La legge che è in discussione toglie spazi all’informazione – ha sottolineato –  A volte purtroppo si eccede, pubblicando cose che nulla hanno a che fare con le vicende giudiziarie.

Questo non è giusto perché quando si fa questo lavoro bisogna avere contezza ma soprattutto, senso di responsabilità e attenersi alle norme deontologiche che sono anche norme di buon senso.

Fare il giornalista  – ha aggiunto il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria – non significa distruggere le vite degli altri, ma fare bene il proprio lavoro, senza genoflettersi a nessun potere e nello stesso tempo, rispettare sempre la verità dei fatti e mai quella che si ritiene debba essere vera.

Questa è una professione che con l’avvento del web e dei social è stata depotenziata perché oggi chiunque posta qualcosa sul web e spara una serie di sciocchezze pensa di fare il giornalista. Cosa sbagliata.

Per fare bene  questo mestiere, perché sia riconosciuto come fondante per la democrazia  è necessario che il giornalista sia  credibile e racconti la verità sostanziale dei fatti e non scelte o posizioni che seguono altre dinamiche».

«San Francesco di Sales, oltre a essere il patrono dei giornalisti  – ha detto padre Trebisonda – è vicino a noi Minimi perché era terziario di S. Francesco e ovunque andava lo ricordava, affrontando con coraggio e audacia i potenti. Noi dobbiamo usare il buon senso e svolgere la nostra vocazione con più slancio».

Il presidente del circolo dei giornalisti del Tirreno, Luciano Conte nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del lavoro del giornalista nel raccontare sempre la verità.

«I veri giornalisti sono quelli che divulgano la verità  e lavorano sempre per divulgare questo grande messaggio – ha detto la vicesindaca Maria Pia Serranò – Quando non c’è la serietà e l’onestà di una missione, perché il giornalismo è una missione, si rischia di distruggere le famiglie e far piangere tanta gente.

Se noi riusciamo ad essere i politici del servizio e avere il plauso anche dei giornalisti, che raccontano il bene che noi vogliamo al nostro territorio senza individualismi nella vera realtà, è la cosa più bella che noi possiamo celebrare, perchè voi siete i curatori della vera democrazia».

La manifestazione si è conclusa con bel un buffet, con tanto di torta, celebrativa, offerto da alcune attività commerciali della città di Paol, che ha sugellato con gusto il momento di convivialità.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it