COSENZA – “Guardiamo al futuro della professione con un gruppo ed una squadra capaci di programmare per bene”.
Fausto Sposato, presidente dell’Opi, l’Ordine delle professioni infermieristiche di Cosenza, traccia il bilancio ed i propositi del 2023 nel corso della consueta assemblea provinciale annuale. Gli infermieri cosentini ci sono, rispondono presenti in massa all’appuntamento consolidato nel tempo.
Tante le novità emerse: la più importante è certamente l’acquisto del nuovo centro di simulazione, il primo in provincia, che darà sfogo ai nuovi infermieri e formerà i nuovi professionisti.
Tutto ciò insieme all’Università della Calabria ed al nuovo corso di laurea per la professione infermieristica, ritenuta “storica”.
Non solo: bilancio in attivo con oltre 90 nuovi infermieri iscritti all’Opi ed un preventivo roseo oltre ogni aspettativa, per come ha fatto emergere il tesoriere Fabrizio Chiappetta, supportato dalla segretaria Adriana Imbrogno e dal presidente dei revisori contabili De Napoli. Banca e cassa in attivo, con la quota d’iscrizione tra le più basse d’Italia ed una capacità d’investimento non secondaria. Considerando, anche, l’azione perpetrata per le quote morose negli anni con Agenzia delle entrate riscossione.
L’assemblea ha votato a maggioranza i due bilanci ed ha promosso a pieni voti il lavoro del direttivo che, da anni, rappresenta oneri ed onori del professionista.
“Chi può sostituire gli infermieri?”, il messaggio di orgoglio trasmesso ai colleghi in sala. Corsi di formazione Ecm, iniziative in cantiere, accordi sindacali e poi l’atteso riconoscimento, per tutti, del cambio divisa e delle indennità a supporto. “Per la sanità c’è ancora tanto da fare ma non considerate gli infermieri come una professione di serie B, tutt’altro…”, ha rimarcato il presidente Sposato.
Nella seconda parte dell’assemblea poi spazio al forum incentrato proprio sul contratto collettivo di lavoro, tra luci ed ombre. Al tavolo dei relatori, insieme a Fausto Sposato ed al giornalista Francesco Mannarino, anche Giovanni Lopez della Cisl, Enzo Marrari segretario regionale Nursing ed Umberto Silvagni della Fials.
I sindacati hanno risposto alle sollecitazioni ed alle richieste degli infermieri, ribadendo sostanzialmente “unità d’intenti” ed azioni comuni. Dalle indennità all’esclusività del lavoro fino alle aggressioni ed ai diversi aspetti da modificare per migliorare i servizi e le prestazioni. Argomenti e discussione ampissimi che probabilmente animeranno un prossimo convegno ad hoc.